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TURISMO DELLE RADICI

Preci, l’Umbria che custodisce una lunga tradizione

Preci, l’Umbria che custodisce una lunga tradizione

Sorto nella splendida Valnerina, in provincia di Perugia, il borgo di Preci sorse a partire da un oratorio benedettino, da cui il nome "preces", ovvero "preghiera". L'abitato si sviluppò in un territorio che va dall’area sud-est del Parco Nazionale dei Monti Sibillini all’estremità nord della Valnerina, comprendendo la vetta del monte Cavolese, e due siti di interesse comunitario, Valle Campiano e la già citata Valnerina. Il primo documento relativo al borgo risale al 1232 e segna la testimonianza di una storia che comincia con l’Abbazia di Sant’Eutizio, nei cui pressi venne edificato nel XIII secolo il castello, posto su un pendio all’incrocio di tre valli. L’elemento caratterizzante della storia di Preci è la presenza di una lunga tradizione di scuola chirurgica: i chirurghi di Preci, storicamente, si sono tramandati l’arte di padre in figlio ed erano specialisti nelle operazioni della cataratta e nella litotomia, cioè la calcolosi vescicale, contribuendo con le loro residenze signorili a dare un aspetto cinquecentesco al borgo. Tra le sue strade intricate, il paese custodisce la pieve di Santa Maria, dallo splendido portale trecentesco gotico, edificata nel XIII secolo dai monaci di Sant’Eutizio. Da vedere anche il centro visite del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ospitato in un mulino dei primi dell’Ottocento. Ma la principale attrazione turistica del territorio rimane l’Abbazia di Sant’Eutizio, uno dei complessi monastici più antichi in Italia, sorta nel luogo dove un gruppo di eremiti siriani guidati da Spes eressero nel V secolo un oratorio dedicato alla Vergine. Tra le frazioni del borgo, vale la pena visitare quella di Poggio di Croce, dove si trovano un’antica porta ogivale, la Chiesa di Sant'Egidio, la trecentesca Chiesa dell'Annunziata, la Chiesa del Santissimo Crocifisso dedicata a Santa Lucia e quella della Madonna della Quercia. Nella frazione di Montebufo è possibile visitare la Chiesa parrocchiale di San Leonardo di Limoges (XVI secolo), mentre l'8 settembre si festeggia la Festa dell'Icona e le cucine si arricchiscono di piatti di farro "dicocco", coltivato localmente. Il celebre prosciutto di Norcia è il protagonista della gastronomia locale e di "Pane Prosciutto & Fantasia", manifestazione di fine settembre dedicata ai prodotti del territorio. Durante la manifestazione, accanto alla rievocazione degli antichi mestieri come la lavorazione del formaggio, del pane e del maiale, sono rappresentate le abilità artigianali di canestrai, maniscalchi e contadini. Sono occasioni perfette, per un emigrato di ritorno, di riscoprire le tradizioni della propria terra d’origine. Non resta che lasciarsi conquistare dal paesaggio agricolo circostante, dove ancora sono rintracciabili residui di viti "maritate" (sostenute da piccoli alberi di acero), mantenute per rispetto della tradizione.
COME ARRIVARE: L'aeroporto di riferimento è quello di Perugia (50 km), mentre le stazioni ferroviarie sono quelle di Foligno (28 km) e Spoleto (29 km). In automobile da Roma: prendere A1dir/E35, seguire A1dir/E35, A1 e SS 675 in direzione di SS 3 a San Carlo, continuare su SS 3, prendere Strada Provinciale 209 in direzione di SP 476 a Preci.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Tra i borghi vicini, sono da vedere Rasiglia e Norcia. Per chi ama la natura, è da esplorare il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
https://borghipiubelliditalia.it/borgo/preci/#1480496820077-2b27c1ff-e93b

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