Le opere di Agostino Arrivabene arrivano a Milano: Primo Marella Gallery ha annunciato l’apertura della mostra “L’oniromante” nei suoi spazi espositivi milanesi, un percorso attraverso le visioni dell’artista, visitabile dallo scorso 22 febbraio fino al 12 aprile. “L’oniromante” segue la recente personale “Thesauros”, una mostra antologica negli spazi di Palazzo dei Diamanti a Ferrara, a cura di Vittorio Sgarbi, dove l’artista aveva già messo in luce un percorso letterario in riferimento a un corpus di opere, eseguite nell’arco di quarant’anni della sua vasta produzione, con chiari riferimenti ai lavori di grandi autori del passato come Dante Alighieri, Ezra Pound, Michelangelo Buonarroti, Ovidio ed Esiodo. Su questo dialogo tra pittura e letteratura, Arrivabene in collaborazione con Primo Marella ha costruito un percorso in cui le visioni del sogno aprono a uno sguardo che indaga contesti più misterici dell’evocazione teurgica, dell’elevazione mistica e visionaria in cui la teofania degli dèi muta le opere esposte in veri e propri simulacri divini. Tra gli opposti - luce, ombra, paradiso, inferno - Arrivabene scorge nella veglia e nel sogno il suo viaggio per affrontare la realtà o per decifrare nella realtà il mistero di un Dio Eterno con cui avere un dialogo e dare sostanza e significato alla vita. Attivo a livello internazionale, Arrivabene trasporta gli spettatori in un viaggio oltre la realtà: è un'ode all'immaginazione sfrenata e all'esplorazione onirica. La mostra, curata dallo stesso artista, offre un'esperienza che sfida la percezione e invita gli spettatori a esplorare il proprio io interiore. Le opere di Arrivabene sono state acclamate per la loro capacità di trasformare l'ordinario in straordinario, il quotidiano in fantastico. La sua tecnica e la sensibilità spirituale si riflettono in ogni pennellata, creando un dialogo poetico tra l'artista e lo spettatore. Agostino Arrivabene offre uno sguardo intimo nella sua interpretazione del significato dei sogni e delle sue visioni. Le opere esposte nella mostra diventano un mezzo con cui gli spettatori possono esplorare la propria psiche, intraprendendo un viaggio attraverso dimensioni iperuranie e simboliche fortemente influenzate dalla sua prospettiva mistica e dalla sua sensibilità artistica unica. Arrivabene ha costruito una carriera di successo, esponendo le sue opere in gallerie e musei in tutto il mondo. Ha collaborato anche con il teatro lirico dando il suo contributo artistico alle scenografie e ai costumi per il Samson et Dalila all’Operà di Montecarlo nel 2018. (gci)
ARRIVA A TRIESTE L’ESPOSIZIONE RECORD SU VAN GOGH
Arriva a Trieste la cosiddetta “mostra dei record”, visitata in pochi mesi da 600.000 visitatori a Roma. Dallo scorso 22 febbraio fino al 30 giugno il Comune di Trieste e Arthemisia presenteranno al Museo Revoltella una straordinaria mostra dedicata all’artista più amato di ogni tempo, Vincent van Gogh. La mostra sarà arricchita da una presenza speciale: i due ritratti di Monsieur e Madame Ginoux (i proprietari del Café de la Gare di Arles frequentato da Van Gogh), realizzati nel 1890 e conservati rispettivamente l'uno presso il Kroller-Muller Museum di Otterlo - prestatore di quasi tutte le opere presenti in mostra - e l’altra alla Galleria Nazionale di Roma, a cui si deve anche il prestito di un’altra opera di grande bellezza: il Giardiniere. Vincent van Gogh (Zundert, 30 marzo 1853 - Auvers-sur-Oise, 29 luglio 1890) ebbe una vita tormentata, trascorsa sul filo della pazzia, inquieta ed errabonda, fino al tragico finale che lo portò al suicidio ad appena 37 anni. Come molti grandi artisti la sua opera non fu compresa in vita, ma oggi tuttavia è l’artista più conosciuto al mondo, icona della storia dell’arte e amatissimo dal grande pubblico. Nella mostra a Trieste - curata da Maria Teresa Benedetti e Francesca Villanti e realizzata con la collaborazione del Museo Kroller-Muller di Otterlo - saranno esposti oltre 50 capolavori dell’artista, arricchiti da ampi apparati didattici, video, sale emozionanti e scenografiche e molto altro. L’esposizione, promossa e organizzata dal Comune di Trieste - Assessorato alle politiche della cultura e del turismo, con il supporto di PromoTurismo FVG e del Trieste Convention and Visitors Bureau, con il contributo della Fondazione CRTrieste, è prodotta da Arthemisia e realizzata in collaborazione con il Kroller-Muller Museum di Otterlo. La mostra vede come sponsor e mobility partner Trieste Trasporti S.p.A, sponsor Generali Valore Cultura, media partner la Repubblica e partner Caffè degli Specchi e Antico Ristorante Tommaseo. Il catalogo è edito da Skira. In occasione della mostra, con un unico biglietto d’ingresso si potrà visitare anche il bellissimo Museo Revoltella - Galleria d’arte moderna di Trieste che vanta una prestigiosa collezione: a partire dal ricchissimo lascito dell’omonimo barone Pasquale Revoltella, che ne fece la sua dimora fino al 1869, fino alle più recenti acquisizioni di importanti esponenti dell’arte moderna e contemporanea. È prevista, inoltre, una proposta promozionale a favore dei turisti denominata “Trieste ti regala le Grandi Mostre”. L’iniziativa mira a incentivare il turismo culturale in città grazie agli introiti dell’imposta di soggiorno: coloro che pernotteranno almeno due notti nelle strutture alberghiere convenzionate, riceveranno in omaggio la FVG Card - uno speciale pass che consente di scoprire il Friuli-Venezia Giulia usufruendo di particolari vantaggi - che in questa particolare occasione consentirà l’ingresso gratuito ad entrambe le mostre in corso al Museo Revoltella, “Van Gogh” e “Antonio Ligabue”. L’iniziativa è sostenuta da PromoTurismo FVG e dal Trieste Convention and Visitors Bureau. (gci)
A ROMA L’ESPOSIZIONE SUL GRANDE RACCORDO ANULARE DELLE BICICLETTE
La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea presenta, dallo scorso 22 febbraio fino al 1° aprile, la mostra "GRAB The City", nata dalla collaborazione scientifica tra la stessa Galleria Nazionale e il Dipartimento di Architettura e Progetto (DiAP) della Sapienza Università di Roma. La mostra, curata congiuntamente da Alessandra Capuano con Alfonso Giancotti, Anna Giovannelli e Daniele Frediani del DiAP, e da Giovanna Coltelli e Valeria Lupo, con l’Ufficio Mostre, della Galleria Nazionale, si ispira al GRAB, Grande Raccordo Anulare delle Biciclette: un vasto anello ciclopedonale di quasi 50 Km che attraversa la capitale. Il progetto del GRAB, che a nove anni dall’ideazione sta giungendo con Roma Servizi per la Mobilità all’imminente apertura dei cantieri, ha preso avvio su iniziativa di VeloLove e si è sviluppato grazie a un interessante processo partecipativo della cittadinanza. L’esposizione offre una lettura inedita e multiculturale della città di Roma, presentando la pista ciclabile quale dispositivo sostenibile di percezione, fruizione e trasformazione di una città meravigliosa, talvolta inattesa o nascosta. Opere di pittura, scultura, grafica e fotografia, accanto a mappe, progetti e modelli di architettura, organizzati in cinque percorsi tematici - Memorie, Corpi, Nature, Immaginari, Comunità - illustrano le potenzialità del GRAB offrendo un affascinante viaggio storico, artistico, scientifico e antropologico attraverso monumenti e parchi, borgate e acquedotti, quartieri neorealisti e necropoli, oasi urbane e fiumi. Le sezioni Città per Anelli e Visioni sono dedicate rispettivamente alla forma della città storica e alla sua visione futura. La mostra è promossa da VeloLove, Legambiente e dal Touring Club Italiano e gode del patrocinio del Ministero della Cultura, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e di Roma Capitale. (redm)
PROROGATA AL 17 MARZO “LEGACY”, CON GLI SCATTI ICONICI DI HELMUT NEWTON
Grande successo di pubblico per gli iconici scatti di Helmut Newton al Museo dell’Ara Pacis di Roma. A distanza di quattro mesi dal giorno dell’apertura (18 ottobre 2023) e dopo aver raggiunto circa 50.000 visitatori, con una media di 400 ingressi al giorno, l’esposizione verrà prorogata di una settimana, posticipando la chiusura al 17 marzo. In occasione del ventennale dalla sua morte (Berlino, 1920 - Los Angeles, 2004), il Museo dell’Ara Pacis ha infatti celebrato Helmut Newton con una grande retrospettiva dal titolo “Helmut Newton. Legacy”. Gli oltre 200 scatti esposti, 80 dei quali presentati per la prima volta in questa mostra, sono accompagnati da riviste e documenti che raccontano l’unicità e lo stile di un protagonista della fotografia del Novecento. L’esposizione, curata da Matthias Harder, direttore della Helmut Newton Foundation, e da Denis Curti, direttore artistico de Le Stanze della Fotografia di Venezia, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Marsilio Arte, organizzata da Zètema Progetto Cultura e Marsilio Arte, in collaborazione con la Helmut Newton Foundation di Berlino e con il sostegno di Rinascente. Il catalogo è pubblicato da Taschen. Il percorso espositivo ripercorre la vita, umana e professionale, dell’autore di scatti che hanno fatto la storia della fotografia, apparsi nelle più importanti copertine di fashion magazine. Sei capitoli cronologici raccontano l’evoluzione fotografica di Newton: dagli esordi degli anni Quaranta e Cinquanta in Australia fino agli ultimi anni di produzione, passando per gli anni Sessanta in Francia, gli anni Settanta negli Stati Uniti, gli Ottanta tra Monte Carlo e Los Angeles e i numerosi servizi in giro per il mondo degli anni Novanta. In continuità con le esperienze fatte in occasione delle ultime mostre e rinnovando l’impegno della Sovrintendenza Capitolina per l'accessibilità, la mostra “Helmut Newton. Legacy” è progettata per essere fruibile dal più ampio pubblico possibile grazie alla collaborazione con Rai Pubblica Utilità e Rai Cultura, con il Dipartimento Politiche sociali e Salute - Direzione Servizi alla Persona di Roma Capitale e Cooperativa Segni d’Integrazione - Lazio e con Radici Società Cooperativa Sociale. Audiodescrizioni, video LIS e disegni tattili, disponibili in mostra e scaricabili online, saranno gli strumenti di accompagnamento al percorso nelle sue sezioni cronologiche, con approfondimenti tematici su alcune delle fotografie più rappresentative. Per tutto il periodo di apertura dell’esposizione è inoltre previsto un servizio di visite tattili e visite con interpreti LIS gratuite. (gci)
“LA PELLE DEL TEMPO”: A ROMA L’ARTE DI DANILO QUINTARELLI
Un’occasione per scoprire l’arte di Danilo Quintarelli: il Museo Carlo Bilotti di Roma ospiterà dal 7 marzo al 21 aprile la mostra “La pelle del tempo”, a cura di Andrea Guastella, che ripercorre l'identità e le trasformazioni dell'Aranciera di Villa Borghese, sede del Museo. Le numerose trasformazioni subite dal palazzo nel corso dei secoli sono qui rievocate da una serie di dipinti che ricalcano le sovrapposizioni delle superfici murarie, la “pelle” della struttura architettonica, e da un video realizzato a quattro mani dall’autore col videoartista Andrea Maioli (Kanaka Studio), sulla base di alcune foto di Quintarelli. L’esposizione è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e organizzata dall’Associazione Aurea Phoenix APS. Supporto organizzativo e servizi museali di Zètema Progetto Cultura. Danilo Quintarelli nasce ad Avellino nel 1989. Il suo primo approccio all’arte avviene in età scolare tramite il writing. Parallelamente si appassiona alla fotografia, interesse che lo porterà poi a iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove si diploma nel 2015. Durante gli anni di studio approfondisce tematiche e autori che condizioneranno il suo lavoro: il rapporto dei surrealisti con l’irrazionale, il cinema “istintuale” di David Lynch, la ricerca notturna di Antoine D’Agata e Francis Bacon e la religiosa astrazione di Mark Rothko. Espone per la prima volta le sue foto nel 2014 in occasione del Festival Internazionale di Arti Digitali “Flussi Media” di Avellino. Nel 2017, sempre ad Avellino, partecipa alla collettiva Dialoghi presso il centro culturale “L’Approdo”. Nel 2019 la sua prima personale, Dietro lo Specchio, presso lo spazio “Naima, La libreria di Ludovico” di Montemiletto (AV). Allontanandosi gradualmente dalla fotografia, si concentra sulla pittura, intesa come tramite di comunicazioni inconsce. Nel 2021 si trasferisce a Roma, dove la sua ricerca pittorica continua. Nel 2022 partecipa a Palermo alla collettiva “Ex Voto - artisti per Santa Rosalia”, a cura di Andrea Guastella, e nel 2023 espone a Roma presso la galleria-laboratorio “ArtSharing” con la mostra “Morfogenesi”, a cura di Penelope Filacchione. (gci)
NELLA FOTO. Agostino Arrivabene, Il miracolo di Andrea, olio su lino, 160 x 250 cm, Courtesy Primo Marella Gallery
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