In Italia I dirigenti pubblici sono circa 230 mila, 180 mila dei quali dirigenti medici. I dipendenti pubblici sono complessivamente 3.250.000. Sottraendo i 230 mila dirigenti, il rapporto è, dunque 3.020.000/230.000, cioè un dirigente ogni tredici dipendenti. Ma, molti dei dirigenti medici in realtà non gestiscono gruppi di lavoro, sicché la media risulta certamente falsata e il rapporto vero dirigenti/dipendenti può stimarsi molto più prossimo a 1/30. Il governo ora intende fare in modo che il rapporto scenda a non oltre un dirigente ogni 40 dipendenti. Ovviamente, il rapporto 1 dirigente ogni 40 dipendenti non può essere “perfetto”. È chiaro – osserva Luigi Oliveri su lavoce.info - che esisteranno sempre strutture dirigenziali con un rapporto più ampio o più ristretto, in relazione a cosa materialmente la struttura deve fare e, dunque, alla maggiormente calibrata dotazione di personale. In ogni caso, appare evidente che l’ambizione di giungere al risultato di un dirigente in media ogni 40 dipendenti potrebbe sfociare in esuberi. Non a caso, il piano del governo, secondo le notizie che trapelano, parla di sfoltire i dirigenti con maggiore anzianità e vicini alla pensione, per applicare l’articolo 33 del decreto legislativo 165/2001, che consente due anni di trattamento economico ridotto all’80 per cento di quello fondamentale (senza retribuzione di risultato), come accompagnamento verso la pensione. Operazione, questa, ovviamente resa più complicata dall’allungamento dell’età pensionabile.
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