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PIL: MILANO E CROTONE, DUE ITALIE SEMPRE PIU' DISTANTI

PIL: MILANO E CROTONE, DUE ITALIE SEMPRE PIU' DISTANTI

Siracusa, 14 dic – 713 euro a testa: di tanto si è allargata quest’anno la forbice della ricchezza prodotta tra Centro-Nord e Sud. Se per ogni italiano il Pil pro capite è di 25.921 euro, quello del Centro-Nord è stato di 30.505 euro, quasi il doppio dei 17.433 euro del Mezzogiorno. Rispetto al 2006, nelle regioni più sviluppate del Paese l’incremento della ricchezza prodotta per abitante è stato di 1.143 euro, nel Mezzogiorno di 430. In pratica, la forbice della ricchezza prodotta tra Centro-Nord e Sud si è allargata in un anno di ulteriori 713 euro a testa. E’ quanto emerge dalla stima del Prodotto interno lordo provinciale nel 2007, presentata questa mattina nell’ambito della 126/a Assemblea di Unioncamere, in corso a Siracusa. Tra la prima e ultima provincia italiana, il divario continua a crescere anche quest’anno: la ricchezza prodotta nel 2007 attribuibile a un crotonese (14.548) è pari al 36,9% di quella prodotta da un milanese (39.442 euro). Il gap nel 2006 era del 37,6%. Le prime 65 posizioni della classifica nazionale, secondo la ricerca realizzata da Unioncamere e Istituto Tagliacarne, sono occupate tutte da province del Centro-Nord. Chieti, al 66° posto, è la prima provincia del Sud che si incontra nella graduatoria del Pil per abitante. Alle spalle di Milano, province ad alto livello di ricchezza prodotta: Bologna, Bolzano, Aosta e Modena. Quindi Roma, che mantiene un saldo sesto posto, seguita da Firenze. Al capo opposto, Crotone, preceduta da Enna, Agrigento, Foggia e Lecce. “Lo sviluppo del Sud è la priorità numero uno del paese. Le nostre stime vedono in aumento il divario tra queste regioni del Paese e quelle del Centro-Nord che, anche in un anno di crescita modesta quale il 2007, hanno incrementato la ricchezza prodotta ad una velocità maggiore delle province meridionali”, ha detto il Presidente di Unioncamere, Andrea Mondello. “E’ evidente che occorre esplorare strade nuove che agevolino lo sviluppo del Mezzogiorno, partendo dalla affermazione della legalità. Proprio per questa ragione abbiamo scelto di celebrare a Siracusa la nostra Assemblea annuale per far sentire la completa vicinanza delle Camere di Commercio al fianco degli imprenditori che si ribellano ad ogni forma di coercizione della libera iniziativa economica. I segnali che giungono dal mondo dell’impresa del Sud sono incoraggianti e possono rappresentare l’inizio di un percorso di riappropriazione del territorio da parte delle forze sociali ed economiche che Unioncamere intende sostenere ed accompagnare”.

(© 9Colonne - citare la fonte)