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direttore Paolo Pagliaro

EX PRETE GAY: BASITO
DA VOLGARITA’ PAPA

 EX PRETE GAY: BASITO <BR> DA VOLGARITA’ PAPA

“Sono basito. Pur essendo ormai abituato al tipo di linguaggio diretto da parte di Bergoglio, parlare di ‘frociaggine’ nei seminari mi sembra da bar e da osteria più che da Pontefice: questa espressione mai sarebbe comparsa sulle labbra di Paolo VI, Giovanni Paolo II o Benedetto XVI, che pure hanno assunto posizioni dannatorie nei confronti dell'omosessualità. Il Papa ha ragione sul fatto che il numero di seminaristi e chierici omosessuali è molto elevato. Ma la semplicità del linguaggio non ha nulla a che vedere con la volgarità”. Lo afferma Francesco Lepore, ex sacerdote, giornalista e attivista lgbtq+ in una intervista a La Repubblica. È giusto chiudere le porte dei seminari agli omosessuali? “A mio avviso il tema non è l'orientamento sessuale ma se il soggetto sia in grado o meno di osservare l'obbligo celibatario”. Il Papa è preoccupato che ci siano preti dalla doppia vita… “Sotto questo punto di vista sono pienamente d'accordo, con una doppia vita ipocrita si finisce per prendere in giro se stessi e la comunità ecclesiale. La questione, forse perché ridotta a battuta, è non fare gli opportuni distinguo e concepire l'omosessualità in modo patologizzante”. In Bergoglio prevalgono aperture o chiusure? “È innegabile che, di là da quest'uscita ultima, Francesco abbia impresso un cambio di approccio segnato dall'apertura e dall'accoglienza. Ha bacchettato i vescovi che non condannano la criminalizzazione dell'omosessualità, ha fatto significative aperture sulla tutela legale delle coppie omosessuali e, al di là delle formulazioni un po' pasticciate, credo che la benedizione delle coppie omosessuali sia da apprezzare a livello pastorale e abbia ricadute positive sull'opinione pubblica”. (28 mag - red)

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