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Grann racconta
il naufragio della Wager

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

Grann racconta <br> il naufragio della Wager

DAVID GRANN RACCONTA "IL NAUFRAGIO DELLA WAGER"   

Nel settembre del 1740, la nave armata di Sua Maestà Britannica Wager, sotto il comando del Commodoro Anson e con un equipaggio di duecentocinquanta fra ufficiali e marinai, viene segretamente inviata in Sudamerica per dare la caccia, abbordare e depredare un galeone spagnolo noto come il "trofeo di tutti gli oceani". Ma dopo aver doppiato Capo Horn, la Wager fa naufragio sulle coste di un’isola deserta dove sbarcano i pochi sopravvissuti. Di fronte alla pressoché totale assenza di risorse vitali e immersi una natura assolutamente ostile, gli uomini vivono in uno stato selvaggio tra episodi di cannibalismo, omicidi e tentativi di ricostruire una parvenza di società civile. E mentre il mondo intero è convinto che la Wager sia scomparsa con tutto il suo equipaggio, una trentina di uomini su una scialuppa malandata ricompare lungo le coste del Brasile ben duecentottanta giorni dopo il naufragio, seguita, tre mesi più tardi da un'altra che approda in Cile con tre disperati. Ma una volta rimpatriati, per tutti loro incomincia un’altra lotta per la vita, questa volta di fronte alla corte marziale, a colpi di racconti e testimonianze contrastanti su che cosa sia veramente successo su quell’isola, su quali tradimenti e quali crimini siano stati compiuti da alcuni «sudditi di Sua Maestà» al di fuori della loro patria e della loro civiltà.
"Il naufragio della Wager"di David Grann (Corbaccio) è una storia epica di sopravvivenza e vita in comune in condizioni estreme, raccontata da uno dei maggiori autori di narrative nonfiction. Il racconto di Grann, che ricrea il mondo segreto di una nave da guerra inglese, fa a gara con i romanzi di Patrick O’Brian; la descrizione delle disperate condizioni dei naufraghi rivaleggia con libri come Endurance; e la descrizione della corte marziale ha il sapore di un thriller di Scott Turow. E David Grann, come sempre, è un maestro nell’arte di tenere il lettore con il fiato sospeso.





SUD/NORD, LA FRONTIERA GLOBALE DEL MEDITERRANEO SECONDO EGIDIO IVETIC


La frontiera globale attraversa il Mediterraneo, separa mondi vicini che si allontanano, l’Occidente dal non Occidente. È la sintesi del nostro tempo.  Il contrasto tra il Sud e il Nord sta segnando la nostra storia, il nostro presente. Questo il tema del saggio "Sud/Nord. La frontiera globale nel Mediterraneo" di Egidio Ivetic (Il Mulino). Oggi il contatto diretto Sud/Nord avviene su scala globale in due luoghi del mondo: lungo la frontiera che separa il Messico dagli Stati Uniti e nel Mediterraneo. Il mare, che per secoli è stato uno spazio d’incontro e confronto, vede fronteggiarsi un’Europa chiusa in se stessa e un Sud globale in forte trasformazione, ma fragile proprio sulle coste mediterranee. Se la frontiera può richiamare l’idea di apertura al futuro e all’ignoto, nel Mediterraneo essa è l’opposto, e cioè limite, chiusura, difesa. L’attrito tra le parti ha aperto un tragico solco, una ferita. Possiamo pensare di ricucirla? Egidio Ivetic insegna Storia del Mediterraneo nell’Università di Padova. Con il Mulino ha pubblicato «Le guerre balcaniche» (nuova ed. 2016), «Storia dell’Adriatico. Un mare e la sua civiltà» (2019), «I Balcani. Civiltà, confini, popoli (1453-1912)» (2020), «Est/Ovest. Il confine dentro l’Europa» (2022), «Il grande racconto del Mediterraneo» (2022) e «Studiare la storia del Mediterraneo» (2024).




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