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Versailles, approvata dichiarazione diritti dell’uomo

26/8/1789

Versailles, approvata dichiarazione diritti dell’uomo

Il 26 agosto 1789, a seguito di lunghi dibattiti e numerosi progetti, l’Assemblea Nazionale Costituente di Versailles approvò la versione definitiva della “Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino”. Il testo giuridico conteneva una solenne elencazione dei diritti “naturali ed imprescrittibili” dell’uomo e del cittadino, come la libertà, la proprietà, la sicurezza e la resistenza all’oppressione. Il documento, costituito da un preambolo e da 17 articoli, riconosceva anche l’uguaglianza degli uomini, soprattutto davanti alla legge e alla giustizia e affermava il principio della separazione tra i poteri politici (dello Stato) e religiosi. “La Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino” era basata sulla “Dichiarazione di indipendenza americana” e su un testo proposto dal marchese di La Fayette. Fu accettata dal re Luigi XVI il 5 ottobre per essere poi inserita come preambolo nella Carta costituzionale del 1791. Ma ciò non fermò la Rivoluzione francese e la lama della ghigliottina che si abbattè sulla sua testa il 21 gennaio 1793. Questo documento fu fondamentale per il passaggio dalla monarchia assoluta dell'Ancien Régime ad una monarchia costituzionale e per il suo contenuto, che ha rappresentato uno dei più alti riconoscimenti della libertà e dignità umana, ha ispirato numerose carte costituzionali. (red)

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