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MARCINELLE, 68 ANNI DA STRAGE
MATTARELLA: EVENTO SIMBOLO

MARCINELLE, 68 ANNI DA STRAGE <BR> MATTARELLA: EVENTO SIMBOLO

Sono pochi gli eventi in grado di diventare simboli della storia di un Paese intero. Per l’Italia, la strage di Marcinelle dell’8 agosto 1956 è riconosciuta come la catastrofe degli italiani all’estero, una ferita profonda nelle vicende di un popolo impegnato a migrare nel mondo. Da poco sono passate le 8 del mattino nella miniera di Bois du Cazier, a Marcinelle, in Belgio, e i minatori lavorano già a ritmi serrati per scavare carbone fino a quota meno 975 metri, un chilometro sottoterra. In uno dei condotti principali scoppia un incendio provocato da un errore umano e in pochi minuti tutto l’impianto sotterraneo è avvolto dalle fiamme. Il bilancio fu drammatico: di 275 persone presenti, 262 morirono. Di queste, 136 erano italiani, tutti immigrati. Per ricordare l’anniversario della tragedia e della 23esima Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto ricordare le vittime di Marcinelle: “Da ventitré anni la data del disastro minerario di Marcinelle del 1956 ha dato vita alla Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo. La portata della tragedia che sessantotto anni fa sconvolse 262 famiglie - di cui 136 italiane - le ha fatto assumere una fortissima carica simbolica. Quanto accadde al Bois du Cazier è dunque un richiamo alla memoria del sacrificio di tutti lavoratori italiani deceduti all'estero nello svolgimento delle proprie attività professionali e a quanti hanno recato il contributo della propria industriosità a Paesi anche lontani”. Dal 2001, infatti, l’anniversario del disastro di Marcinelle coincide con la “Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”, istituita dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi per ricordare non solo la tragedia in Belgio, ma tutti gli italiani caduti nell’esercizio della loro professione all’estero. “Fin dal suo primo articolo la Costituzione della Repubblica stabilisce un vincolo ideale inscindibile tra democrazia e lavoro - ha proseguito il capo dello Stato - Il pieno rispetto della dignità dei lavoratori ne è un principio fondamentale, affermato anche al livello internazionale; un obiettivo che, tuttavia, non è stato ancora pienamente raggiunto. Svolgere la propria attività lavorativa in sicurezza è la prima elementare condizione. Marcinelle e le altre tragedie che hanno coinvolto migranti italiani nei cinque continenti costituiscono ancora oggi un monito ineludibile a promuovere la dignità del lavoro, valore irrinunciabile della identità della nostra comunità. A quanti hanno perso familiari, amici e colleghi, vittime del lavoro, al Bois du Cazier e in altre parti del mondo, rinnovo l'espressione dei sentimenti di vicinanza e di solidarietà della Repubblica”. La catastrofe di Bois du Cazier mise termine al trattato “Uomini contro carbone”, siglato nel 1946 tra l’Italia e il Belgio, in base al quale il Belgio doveva cedere all’Italia carbone in cambio di manodopera italiana da impiegare nelle proprie miniere. Tra il 1946 e il 1956 più di 140 mila italiani andarono a lavorare nelle miniere di carbone della Vallonia: la presenza degli operai del Belpaese nella miniera di Marcinelle, che oggi fa parte dei patrimoni storici dell’Unesco, era proprio figlia di questo trattato. Oggi le vittime di Marcinelle vengono ricordate come la grande tragedia del lavoro e dell’emigrazione.

LA PREMIER MELONI. “La tragedia avvenuta l'8 agosto 1956 nella miniera del Bois du Cazier di Marcinelle in Belgio ha lasciato un segno indelebile nella storia nazionale ed europea. L’Italia ha pagato il tributo più pesante: 136 su 262 minatori erano nostri connazionali. Italiani che avevano deciso, con sofferenza e dolore, di abbandonare la loro terra per sostenere, con dignità e spirito di servizio, la Nazione che li aveva accolti. Senza pretese, ma con umiltà e dedizione. Il buio di una miniera distante migliaia di chilometri dai loro luoghi d’origine ha inghiottito le loro vite, ma la memoria di questi figli d’Italia vive ancora nella riconoscenza della comunità nazionale. Oggi, infatti, l’Italia celebra la 'Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo': ricorrenza istituita nel 2001 dall’indimenticato Ministro Mirko Tremaglia per ricordare i lavoratori italiani caduti in ogni continente e omaggiare il loro contributo allo sviluppo delle Nazioni che hanno scelto come 'seconda Patria'. Marcinelle è una delle pagine più drammatiche della grande storia dell'emigrazione italiana. Una storia di sconfitte, di sacrifici, di privazioni ma anche di luminosi successi, di battaglie vinte e risultati straordinari. In questa giornata, onoriamo anche questa grande storia e rinnoviamo il legame con i nostri connazionali all'estero, uomini e donne innamorati dell'Italia e che contribuiscono a rendere la nostra Patria amata e apprezzata nel mondo”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione del 68° anniversario della tragedia di Marcinelle.

I MINISTRI TAJANI E NORDIO. “La ricorrenza della tragedia del Bois du Cazier, avvenuta l'8 agosto 1956, costituisce un momento chiave nella vita delle comunità italiane nel mondo, quale simbolo del loro straordinario contributo al benessere dei Paesi di accoglienza e del loro sforzo di integrazione attraverso il lavoro. È così per Marcinelle - sono le parole che il vicepremier e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha affidato alla commemorazione della tragedia, riportate da Il Messaggero - è così per tutte le altre tragedie dell'emigrazione italiana, come quella della miniera statunitense di Monongah, che già nel 1907 era costata la vita a centinaia di nostri connazionali. Il ricordo vivo di queste catastrofi ci sprona a perseguire con sempre maggiore impegno un percorso comune di costruzione di un quadro normativo e di controlli chiaro e inflessibile, per porre fine alla piaga degli incidenti sul lavoro”. Il titolare della Farnesina ha dichiarato: “Voglio partire da qui, da questa ferita ancora presente nella memoria collettiva del nostro continente per creare consenso in sede di Parlamento Europeo anche grazie al lavoro della delegazione parlamentare italiana perché questa data diventi anche una ‘Giornata europea’ della memoria”. Tra i tanti messaggi di ricordo del drammatico evento anche quello del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, il quale ha posto l’accento sulla necessità di tutelare la sicurezza sul lavoro: “La Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, nella ricorrenza della sciagura mineraria di Marcinelle, dove nel 1956 morirono 136 lavoratori italiani, ci impegna nel riconoscimento del lavoro come valore universale, sia nel ricordo del sacrificio dei connazionali emigrati all’estero durante il XX secolo, sia nell’affermazione, per tutte le persone che lavorano oggi in Italia, di tale fondamentale diritto costituzionale mediante condizioni di sicurezza effettive”.

IL COMMENTO DI ELLY SCHLEIN. Elly Schlein, segretaria nazionale del Partito democratico, ha affermato: “Dopo 68 anni la strage di Marcinelle resta uno dei momenti più tragici della migrazione italiana nel mondo. L’incendio nella miniera, nel quale morirono 262 lavoratori di dodici nazionalità tra cui 136 italiani, ci ricorda quanto dolore e sacrifici segnino la storia delle migrazioni che contribuirono allo sviluppo economico europeo, e fu il momento più drammatico di questa storia. Proprio a partire dal dolore per quei morti e da quelle battaglie per la sicurezza e la dignità del lavoro si è progressivamente creato uno spazio comune di costruzione dei diritti sociali e politici. Ricordare e onorare Marcinelle oggi significa anche spronare l'Europa affinché si recuperino la solidarietà sociale e politica, i valori di accoglienza e la difesa dei diritti sociali. La memoria di quelle morti impone allora a tutti scelte coraggiose sulla dignità e la sicurezza di tutte le lavoratrici e i lavoratori, e sulla solidarietà anziché i respingimenti e i muri dettati da egoismi nazionali”. (8 AGO - gci)

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