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FINE VITA, TREGUA
ARMATA IN SENATO

FINE VITA, TREGUA <br> ARMATA IN SENATO

'Tregua armata', tra maggioranza e opposizione, sul tema del fine vita: la capigruppo del Senato, infatti, ha stabilito che il ddl Bazoli e altri, contenente disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita, resta in calendario in aula ma quale ultimo punto, con la clausola "ove concluso dalle Commissioni". "Cosa che evidentemente non sarà nel breve termine. C'è una moral suasion lanciata dal presidente del Senato e che sarà fatta propria dai presidenti dei gruppi per fare con ragionevole velocità su questo provvedimento, magari ridurre il numero delle audizioni" spiega il presidente dei senatori di Fdi, Lucio Malan, al termine della capigruppo. "Questo è quanto stato concordato, anche questa volta all'unanimità" sottolinea Malan. "La soluzione individuata sul tema del fine vita va benissimo, ho detto nella capigruppo che siamo dell'avviso che una legge ci debba essere, non abbiamo un intento ostruzionistico, ovviamente con tutte le riflessioni e le complessità che il tema comporta" così il presidente dei senatori di Fi, Maurizio Gasparri. "La decisione di lasciarlo nel calendario dell'aula, ma aggiungendo all'unanimità la consueta dicitura che tanti provvedimenti hanno avuto, 'ove concluso in Commissione', consente alla commissione di esaminare la questione, di procedere alle audizioni peraltro già in corso, cercando di sfoltire il loro numero" sottolinea Gasparri. "Quando sarà la data? Sarà 'ove concluso in Commissione', non c'è un intento ostruzionistico ma nemmeno si può pensare di non approfondire un tema così delicato e complesso attorno al quale il Parlamento, ahimè, gira ormai da lustri" conclude Gasparri. Dalle opposizioni, il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia commenta: "Mi pare che le opposizioni unite, su un provvedimento che è simbolo del loro coordinamento, abbiano salvato dal tentativo di rinviare sine die un provvedimento che un paese civile deve avere: noi ci auguriamo che a questo punto le commissioni riunite Affari sociali e Giustizia facciano diventare questa una priorità, perché è una priorità per il paese". "Abbiamo concordato un percorso - aggiunge - lasciare nel calendario dell'aula il fine vita non è una concessione ma è rispetto del regolamento, perché ci sono le firme di tutti i senatori e le senatrici di opposizione su quel provvedimento. Noi ci auguriamo che si possano sommare alle firme della maggioranza, al momento le commissioni purtroppo si sono caratterizzate per un'attività di ostruzionismo della maggioranza sull'opposizione, speriamo che questo non avvenga più da questa settimana. Ci auguriamo che l'azione di moral suasion dei capigruppo di maggioranza contenga il numero di audizioni, mai visto, e consenta ai gruppi parlamentari di confrontarsi in commissione. Noi siamo aperti ad ogni tipo di modifica, vogliamo che l'Italia si doti di una legge sul fine vita e ci auguriamo che la maggioranza batta un colpo. Insisteremo e monitoreremo ogni passaggio nelle commissioni congiunte, il nostro appello ai presidenti Zaffini e Bongiorno è di contribuire a questo percorso che è un percorso di civiltà" conclude Boccia. (Roc) 

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