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CIA: TRA IRAN E ISRAELE
RISCHIO GUERRA APERTA

CIA: TRA IRAN E ISRAELE <BR> RISCHIO GUERRA APERTA

Secondo un rapporto del New York Times, basato sulla testimonianza di alcuni funzionari che hanno chiesto di mantenere l’anonimato, non sarebbe previsto che Israele colpisca i siti nucleari iraniani in risposta all'attacco missilistico balistico di Teheran della scorsa settimana. Secondo tali fonti, infatti, Tel Aviv più probabilmente potrebbe concentrarsi su obiettivi come le basi militari o di intelligence o “di leadership”, tenendo la “carta nucleare” di riserva nel caso di una ritorsione di Teheran. Secondo il Nyt, ex e attuali alti funzionari israeliani avrebbero "espresso dubbi" sul fatto che Israele possa arrecare gravi danni al programma nucleare iraniano. Al contrario, secondo alcuni analisti un attacco da parte di Israele potrebbe spingere la repubblica islamica ad accelerare il programma nucleare, nella più totale clandestinità. Il Nyt sostiene inoltre che Washington abbia invece proposto all’alleato di contrastare il programma nucleare iraniano tramite azioni di sabotaggio, con l’uso della diplomazia e delle sanzioni. L’autorevole quotidiano statunitense afferma che per molti anni Israele non ha avuto un vero piano per attaccare il programma nucleare iraniano, concentrandosi invece su Hezbollah, fino a quando Naftali Bennett non è diventato primo ministro nel 2021. Bennett, che negli ultimi giorni ha aumentato le sue richieste di colpire il programma nucleare iraniano, ha rapidamente "ordinato nuove esercitazioni per simulare voli su lunghe distanze verso l'Iran e investito nuove risorse nei preparativi".  

CIA. Intanto, il capo della CIA William Burns ha messo in giardia dalla possibilità che lo scontro tra Israele e Iran degeneri in una guerra totale, nonostante la maggioranza degli analisti americani  ritenga che né Tel Aviv né Teheran vogliano ciò. Eppure, ha dichiarato Burns, “Siamo di fronte al pericolo molto concreto di un’ulteriore escalation regionale del conflitto” in quanto Israele sta "valutando molto attentamente" come risponderà all'attacco dell'Iran della scorsa settimana, in cui Teheran ha lanciato circa 200 missili balistici, ammonendo del rischio di "errori di valutazione". "Il Medio Oriente è un posto in cui succedono continuamente cose complicate", ha detto il capo della CIA per il quale, sebbene l'attacco iraniano abbia messo in luce alcuni limiti delle capacità militari dell'Iran, "ciò non significa che tali capacità non siano ancora abbastanza potenti e che non solo Israele, ma anche gli Stati Uniti, debbano prenderle molto sul serio".

NELLA FOTO: missili iraniani nel cielo israeliano (8 OTT - deg)

(© 9Colonne - citare la fonte)