Roma - Il 66% degli italiani ritiene che i paesi ad alto e medio reddito possano e debbano fare molto di più per contribuire ad aiutare i paesi a basso reddito ad affrontare efficacemente i problemi sanitari. Questo è uno dei dati emersi dalla dell’indagine “Africa e salute: l’opinione degli italiani” realizzata da Ipsos per Amref Italia per indagare la percezione degli italiani rispetto alla salute globale. Secondo i risultati dell’indagine, cresce del 5% la percezione che i paesi si stiano impegnando adeguatamente rispetto a qualche anno fa, passando dal 20% del 2022 al 25% di oggi. Pensando ai problemi sanitari dell’Africa, il 62% degli intervistati è convinto che gli aiuti dei paesi ad alto e medio reddito dovrebbero concentrarsi sulla malnutrizione. Segue poi accesso alla sanità (48%) e prevenzione delle emergenze sanitarie (41%). Per quanto riguarda gli aiuti da destinare ai paesi africani, il 67% degli italiani è favorevole a ridurre o cancellare parte del debito chiedendo in cambio di investire la stessa somma in progetti per lo sviluppo sostenibile. Aiuti economici (32%), aiuti umanitari e sanitari (32%) e formazione per la classe dirigente (31%) sono le tre voci ritenute più importanti. Per affrontare le sfide del presente serve un approccio multisettoriale e integrato come One Health di cui però la maggioranza degli italiani (59%) non ha mai sentito parlare. Amref se ne occupa dal 2015: “Nei nostri progetti - spiega Roberta Rughetti, direttrice dei programmi di Amref Italia - promuoviamo le One Health Unit, unità dove è possibile avere accesso a servizi di salute animale, di salute umana e tutela dell’ambiente”. La maggior parte dei problemi ha infatti origine nell’interfaccia uomo-animale-ambiente ed è nella stessa interfaccia che è possibile trovare le soluzioni, proponendo un approccio collaborativo tra diverse discipline professionali, per raggiungere una condizione di salute ottimale e integrata di persone, animali e ambiente. (9colonne)
(© 9Colonne - citare la fonte)