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ESPLOSIONE IN FABBRICA
ANCORA 2 OPERAI MORTI

ESPLOSIONE IN FABBRICA <br> ANCORA 2 OPERAI MORTI

Due operai morti, undici feriti di cui uno in gravi condizioni: è il bilancio dell’esplosione che ieri sera è avvenuta alla Toyota Material Handling, a Borgo Panigale, in una Emilia-Romagna già piegata in questi giorni dalle alluvioni. Un altro incidente sul lavoro con conseguenze gravissime, stigmatizzato anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che oggi si trovava a Bologna per la Biennale dell’Economia cooperativa di Legacoop e che ha espresso “solidarietà alla città che ci ospita, ai familiari della vittima dell'alluvione e del gravissimo incidente mortale di ieri, ai feriti e alle famiglie che stanno soffrendo le conseguenze del maltempo e di questa ennesima tragedia sul lavoro. Non ci sono più parole adeguate per esprimere allarme e angoscia". Anche perché i dati Inail pubblicati appena la scorsa settimana parlano già di un aumento dei morti sul lavoro. Sul caso è stata aperta un’inchiesta, per capire se vi siano state responsabilità umane, ma intanto i sindacati sono di nuovo sul piano di guerra: per domani, 25 ottobre, era già previsto uno sciopero del settore automotive, che a questo punto assumerà connotazioni diverse, legate non solo alle questioni produttive ma anche al tema della sicurezza.Sempre da Bologna, il leader della Cgil Maurizio Landini spiega che “si conferma l'assoluta inadeguatezza che c'è sul tema della salute e della sicurezza, che in realtà continua a essere considerato un costo e non invece un elemento di priorità di fondo. Lo dico perché ieri, purtroppo, a questo gravissimo incidente, c'è stato un altro morto nel settore dell'edilizia e, purtroppo, questa situazione, in cui ormai, hai una media di tre morti al giorno è una cosa che va avanti da anni". Anche secondo il leader dell’Ugl, Paolo Capone, “non si può assistere inermi alla continua strage di lavoratori. Nello stabilimento era stato indetto uno sciopero proprio per chiedere maggiore sicurezza sul lavoro. È fondamentale investire sulla formazione per rafforzare la cultura della sicurezza, ma, soprattutto, occorrono maggiori controlli, attraverso l'intensificazione degli organici degli enti ispettivi e l'incrocio delle banche dati. Al contempo è necessario potenziamento della manutenzione degli stabilimenti per rafforzare la prevenzione ed evitare il ripetersi di simili tragedie".

(Sis)

 

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