Anima il dibattito politico l’indagine della Direzione distrettuale antimafia di Milano, che venerdì scorso ha portato a quattro arresti e due sospensioni dal servizio, facendo venire alla luce una rete dedita allo spionaggio e al dossieraggio, alla cui guida ci sarebbe l’ex poliziotto Carmine Gallo (impegnato in servizio su fronti caldi quali la lotta ai sequestri di persona e alla 'ndrangheta in Lombardia, poi dopo la pensione amministratore delegato di Equalize, una società specializzata in analisi antifrode per imprese e investigazioni private) quale braccio operativo di Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera e titolare di Equalize. Ad essere vittime dell’attività di spionaggio, che i magistrati ritengono "un pericolo per la democrazia di questo Paese", le più alte cariche dello Stato. "Le inchieste dicono che il dossieraggio su di me è cominciato già alla fine del governo Draghi quando si capiva che sarei potuta andare al governo” dichiara il premier Giorgia Meloni nell’ultimo libro di Bruno Vespa. “Sulla vicenda dei dossieraggi mi aspetto che la magistratura vada fino in fondo, perché, nella migliore delle ipotesi, alla base di questo lavoro c'era un sistema di ricatto ed estorsione, ma nella peggiore siamo davanti al reato di eversione. Nessuno Stato di diritto può tollerare una cosa del genere" afferma il premier, che ricorda lo spionaggio su sua sorella, oggetto di un'altra inchiesta: "Credo che si accaniscano su Arianna perché non ha le tutele che posso avere io, ma colpire lei è come colpire me". In una nota, il presidente del Senato Ignazio La Russa afferma: “Conosco da anni Enrico Pazzali che ho sempre ritenuto una persona perbene e vorrei poter considerare, fino a prova contraria, un amico di vecchia data. Attendo di avere altri elementi, quindi, prima di un giudizio definitivo assai diverso su di lui. E’ noto che i suoi attuali ruoli in Fiera non dipendano da FdI né tantomeno da me e sono stupito più che allarmato, dalle notizie di una sua azione di dossieraggio nei miei riguardi. Sono infine disgustato dal fatto che ancora una volta i miei figli, Geronimo e Leonardo, debbano pagare la ‘colpa’ di chiamarsi La Russa se risulterà confermato che anche loro sono stati spiati. Ora l’unica cosa che mi premerebbe sapere è chi possa aver commissionato il dossieraggio contro la mia famiglia”. “La responsabilità dei crimini è dei singoli che intervengono e saranno i giudici – che in questo caso vanno solo ringraziati – a decidere chi è colpevole e chi è parte lesa – attacca Matteo Renzi nella sua Enews - Ma la responsabilità politica di questo caos dove da qualche mese chiunque si alza e intercetta chi vuole, chi se la prende? Se le Istituzioni non funzionano, chi è il responsabile. Chiedo a Giorgia Meloni e al suo braccio destro Alfredo Mantovano: ma in questi due anni cosa avete fatto per la cybersicurezza a parte assumere un sacco di gente e portare il direttore dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale sul palco di un evento di Fratelli d’Italia per la campagna elettorale di Giorgia Meloni?”. (Roc)
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