Roma, 31 ott - "Al governo chiediamo chiarezza alla luce del flop annunciato del concordato preventivo biennale, strumento che il governo ha ritenuto centrale anche per la manovra in discussione in Parlamento in queste settimane". Così Cristina Tajani, senatrice Pd, nel giorno in cui scadono i termini per l'adesione al concordato preventivo biennale. In merito ai dati il Pd chiede che il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti riferisca in aula. "Prima - afferma la parlamentare - si stimavano tre miliardi di introiti dal concordato preventivo biennale, che poi sono diventati due, poi uno e ora rischiamo di essere molto distanti anche da quella cifra, considerato che i commercialisti e gli operatori tributari del settore hanno stimato un'adesione dei contribuenti tra il 15 e il 20%, quindi un dato residuale rispetto alla platea potenziale dei beneficiari. Un fallimento che si spiega con il fatto che non si può allo stesso tempo perseguire l'obiettivo di fare cassa e contrastare l'evasione fiscale. Sono altri gli strumenti di contrasto per l'evasione fiscale, che non occhieggiano ai contribuenti disonesti e infedeli, così come ha fatto il concordato che per aumentare le adesioni ha anche fatto una sanatoria sul pregresso. Non si agisce così, non si legifera così e temiamo che questo pasticcio risulterà un flop che inficerà anche il percorso della legge di bilancio" sostiene la senatrice. (PO / Roc)////