"Si tratta del mio secondo libro, che ripercorre la mia storia e anche la decina d'anni trascorsa dal libro precedente e dal fatto che mi ha riguardato: racconta la mia vita, quello che mi è successo ma anche tutto ciò che è venuto dopo, compreso l'impegno politico-istituzionale, il mio rapporto con i ragazzi e con i detenuti". Così Lucia Annibali, presentando in Senato il libro "Il futuro mi aspetta. Ho scelto di rinascere" (Feltrinelli), scritto con Daniela Palumbo, in una conferenza stampa promossa da Italia Viva e moderata da Gaia Tortora, alla vigilia del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. "Si tratta di uno strumento che abbiamo immaginato per i ragazzi, per offrire loro spunti di riflessione, ma è dedicato a chiunque avrà il desiderio di leggerlo" spiega l'ex parlamentare. L’ultimo ricordo della sua prima vita è il pianerottolo. Tutto è cominciato lì, la sera del 16 aprile del 2013, quando rientrando in casa Lucia trova un uomo. Ha il volto coperto e, prima che lei possa scappare, le getta dell’acido sul viso. Le ustioni sono gravissime, ma anche in quel terribile momento Lucia ha la lucidità per capire due cose. Nulla sarà più come prima e il mandante di questa atroce aggressione lei lo conosce bene: è l’uomo che non ha mai accettato la fine della loro relazione. Per Lucia è l’inizio di un percorso fatto di dolore, cure e innumerevoli interventi chirurgici per poter tornare a una vita normale. Ma questa strada lenta e faticosa le donerà anche una seconda vita e una nuova consapevolezza. "Lucia - afferma Lella Paita, senatrice e coordinatrice nazionale Iv - non è un esempio per quello che ha vissuto, ma è un esempio in assoluto. La prima sua caratteristica è il suo rigore nell'analisi, anche su questioni drammaticamente vissute in prima persona. La seconda caratteristica, da cui abbiamo tutti imparato, è il garantismo: Lucia è rimasta profondamente garantista nonostante ciò che le è accaduto". "Nel libro - afferma Silvia Fregolent, senatrice Iv - Lucia racconta quello che tutti sappiamo, ovvero il fatto di essere stata sfregiata con l'acido da parte di due aguzzini assoldati dal suo ex fidanzato, che aveva lasciato. Una storia che racconta in tutti i passaggi, da quando è accaduta alla sua rinascita: non soltanto la costruzione della chirurgia nel centro grandi ustionati di Parma, ma anche quello che ha voluto dire rendersi di nuovo una donna libera e indipendente, nonostante quello che gli è accaduto". - "Conosco Lucia dal 2018 - racconta Fregolent - da quando è diventata una collega in Parlamento: in quegli anni è stata un esempio di persona forte, che non si è mai considerata vittima e che comunque ha cercato sempre di educare il prossimo alla tolleranza e al rispetto, ma anche al rigore. Quello che accade alle donne non è colpa delle donne, ma di persone che non accettano la fine di una storia perché sono malate.
Bisogna fare anche un'educazione preventiva sui ragazzi, per accettare la fine delle storie - sottolinea infine la senatrice - Poi bisogna fare un percorso per rendere efficaci ed efficienti le denunce delle donne". A Palazzo Chigi, da sottosegretaria, Maria Elena Boschi aveva chiamato Lucia Annibali a svolgere il ruolo di consigliera per la lotta alla violenza di genere: "Il 25 novembre - afferma la deputata - è la giornata della violenza degli uomini contro le donne, e io credo che anche il libro di Lucia Annibali, oltre alla sua esperienza personale, ci dia un grande insegnamento: non è mai responsabilità delle donne, non c'è una volta che la colpa sia loro perché non hanno denunciato o lasciato l'uomo violento in tempo, perché sono vestite in un certo modo o perché hanno bevuto un bicchiere in più. Se c'è violenza nei confronti delle donne la responsabilità è sempre degli uomini, basta alibi e giustificazioni per gli uomini violenti". (PO / Roc)
“QUINTETTO” DI FABIO LOMBARDI
“Quintetto” è l’ultimo libro di Fabio Lombardi pubblicato da Vallecchi Firenze nella collana Narrativa. Finché restano in quattro - John, compassato scrittore di gialli, sua moglie Claudia, esperta d'arte e di provocazioni, l'indolente narratore, che dirige una biblioteca di scienze criminali, e sua moglie Laura, insegnante di lettere classiche - i loro rapporti si mantengono in precario equilibrio. A sconvolgerli ci pensa Rollo, scrittore di romanzi rigorosamente realistici, che irrompe sulla scena trasformando la doppia coppia in un quintetto. In ordine scompaginato, il gruppo si muove alla ricerca del Fondo Nash, una leggendaria collezione di manoscritti inediti che potrebbe anche non esistere. Da Manhattan al deserto del Texas, tra falsi d'autore e delitti impossibili, la caccia al tesoro si snoda lungo il confine tra realtà e finzione letteraria, fino all'imprevedibile conclusione. Fabio Lombardi vive a Rimini, dove svolge la professione di avvocato penalista. Insieme alla moglie è titolare della galleria Primo Piano, specializzata in arte contemporanea. Ha pubblicato racconti su Urania, Febbre Gialla, Plot, Il Giallo Mondadori, nelle antologie Nero Italiano 27 - Racconti Metropolitani (Oscar Mondadori),Noir (Avvenimenti), Millemondi (Urania), Anime Nere Reloaded (Oscar Mondadori), Sul Filo dei Rasoio (Giallo Mondadori) e in altre riviste e antologie. Con Delos Books ha pubblicato i romanzi Zac e Svan. Nel 2015 è stato tra i cinque finalisti del premio Grado Giallo, e nel 2021 tra i cinque finalisti del premio Alberto Tedeschi del Giallo Mondadori.Con Vallecchi nel 2022 ha pubblicato Passo a due vincitore del Premio della Critica della sedicesima edizione del Premio Letterario Internazionale Città di Cattolica.(CLT red Gil)