Cosenza, 12 dic – “Insieme ad un team di altri 15 coordinatori regionali teniamo i contatti tra il progetto centrale di Italea, attuato dal Ministero degli Esteri e i territori. Sui territori sono diverse le attività che svolgiamo, dalla promozione e dallo sviluppo di itinerari a cura dei gruppi di Italea, alle attività svolte dai comuni che hanno aderito al bando per i Comuni delle radici, oltre a relazionarsi con le istituzioni, come per esempio la Regione o anche le associazioni e tutte quelle realtà, anche private, che in qualche modo si intersecano nella sfera del turismo delle radici, che accoglie più anime, da quella turistica, a quella culturale e sociale. Siamo un'antenna, un punto di contatto tra il territorio e il Ministero centrale”. Così Cristina Porcelli, coordinatrice regionale Calabria per il progetto Italea, a margine dell’International Conference on Roots Tourism – Social Science and Tourism, che si terrà da oggi al 15 dicembre all’Università della Calabria. “Noi ci occupiamo, come Italea Calabria, di strutturare tutta l'offerta turistica rivolta agli italiani all'estero – ha aggiunto Serena Franco, responsabile del gruppo Italea Calabria -. Abbiamo realizzato in questi mesi tantissime attività di sensibilizzazione delle comunità e delle amministrazioni pubbliche sul turismo delle radici, per capire quanto le comunità e le amministrazioni e la parte privata siano coinvolti e siano importanti per strutturare un'offerta turistica di qualità e soprattutto mirata agli italiani all'estero”. (PO / TDR / nat)