Roma, 27 gen - “La sfida di memoria” che si celebra oggi nel giorno dedicato alle vittime della shoah “riguarda i contenuti e la coerenza. Coerenza che riguarda il focus delle celebrazioni sulla Shoah, riservando ad altre date gli approfondimenti su altre tragedie, sofferenze e massacri: perché se si parla di tutto, la giornata di oggi si trasforma in manifestazione e ostentazione e alla fine non si esamina fino in fondo la coscienza”. Così Noemi Di Segni, presidente delle Comunità ebraiche italiane, alla Camera per la Proiezione dello speciale di Rai Cultura "Cancello aperto!". Coerenza, aggiunge Di Segni “che si appella alla dignità, al rispetto dei sopravvissuti verso i quali da un lato si esprime grande affetto e vicinanza, con pianto e commozioni; e poi ci si gira e li si accusa loro, Israele, gli ebrei del genocidio parallelo. Genocidio, lager, affamare, nazista. son parole che hanno significati ben precisi, incisi sulle nostre ferite, e non possono essere lanciate per esprimere dissenso politico e per denunciare fenomeni mai esistiti”.
(PO / Sis)
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