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G.Scambia, Lorenzin: ha fatto la differenza in oncologia, mandiamo avanti suo lavoro

Roma, 26 feb - “Ho conosciuto Giovanni Scambia già prima di diventare ministro, perché a Roma lo conoscevano veramente tutti. E poi ho avuto l'onore di collaborare con lui autorizzandolo a costruire il l'Irccs, che è stata la sua grande intuizione, all'ospedale Policlinico Gemelli di Roma”. Nel giorno in cui il Senato ha ricordato la figura di Giovanni Scambia, grande chirurgo e innovatore visionario nel campo dell’oncologia, scomparso di recente a 65 anni, l’ex ministra della Salute Beatrice Lorenzin, che lo conosceva personalmente, ne traccia un ritratto che multidimensionale è dir poco. Perché “di Giovanni Scambia è difficile dare una definizione unica: è stato un grande ricercatore, un grande medico, un chirurgo oncologico e ginecologico come pochissimi al mondo. Una persona che univa delle qualità incredibili dal punto di vista umano e organizzativo, gestionale, divulgativo. È una di quelle persone che nascono -  sembra una retorica ma non lo è - una volta a ogni epoca”.  E soprattutto, spiega Lorenzin, deputata del Partito democratico, “è una persona che ha fatto la differenza per migliaia e migliaia di donne, con una vita dedicata completamente alla medicina, con senso di abnegazione, con grande dolcezza: aveva questa capacità di di tenere per mano le sue pazienti quando non potevano farcela, di prendersi cura di tutti, di lavorare oltre quello che sembrava possibile, perché è sempre stato identificato da tutti come un lavoratore incredibile”. 

Lorenzin ricorda che “la sua sala chirurgica lavorava tantissimo, e con questa sua straordinaria capacità ha creato una scuola di ginecologia oncologica, di medicina oncologica, incredibile. Prima facendo l'ospedale della donna, un dipartimento che prima non esisteva al Gemelli, dove si lavorava in mondo interdisciplinare sulla salute della donna e del bambino nell'arco di tutta la sua vita. Poi con l’Irccs come altissimo livello di innovazione, portando questo centro di eccellenza romano a un ranking straordinario a livello internazionale e diventando veramente un punto di riferimento nel mondo”.  È per questi motivo che con la scomparsa prematura del professor Scambia “è un vuoto fortissimo quello che rimane nella vita di tutti noi che lo abbiamo conosciuto.  Oggi il nostro impegno, delle istituzioni, del mondo professionale, è mandare avanti questo straordinario lavoro di ricerca, di innovazione, di divulgazione, di insegnamento a favore delle donne. E questo penso che sia l'impegno che dobbiamo assumerci tutti”. 

 

(PO / Sis)

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