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direttore Paolo Pagliaro

CASELLATI: OK PREMIERATO
E POI L. ELETTORALE

CASELLATI: OK PREMIERATO <BR> E POI L. ELETTORALE

"È evidente che qualsiasi proposta di modifica della legislazione elettorale non
potrà prescindere dalla previa definizione, quantomeno all’esito della prima lettura delle Camere, della riforma costituzionale, che richiederà di intervenire sulla legge elettorale vigente per adattarla al rinnovato quadro costituzionale". Così il ministro per le Riforme e la semplificazione normativa, Elisabetta Casellati, rispondendo al question time al Senato a un'interrogazione di Italia Viva. "Gli onorevoli interroganti pongono due questioni tra loro correlate: se siano allo studio del Governo disegni di legge volti a modificare la legge elettorale attualmente in vigore; e se vi sia l’intenzione di intervenire sullo specifico tema delle preferenze. La questione - spiega il ministro - va affrontata tenendo a mente il più vasto processo di riforma delle nostre istituzioni, che è stato avviato con l’approvazione del disegno di legge costituzionale sulla elezione diretta del Presidente del Consiglio dei Ministri. Riforma che è prioritaria nell’agenda del Governo – come ho sempre chiarito io stessa, e come ha ribadito, anche di recente, il Presidente del Consiglio". "Già l’opzione per l’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei Ministri esplicita il nostro chiaro intendimento di valorizzare la volontà espressa dal corpo elettorale rispetto agli eccessi dell’intermediazione partitica, che rischiano di compromettere il rapporto tra opinione pubblica e classe politica - continua il ministro - In coerenza con questa premessa, il disegno di legge costituzionale che abbiamo predisposto, da un lato conferisce ai cittadini il diritto di eleggere direttamente la persona che guiderà la macchina del Governo; dall’altro impedisce i ribaltoni e i tradimenti delle indicazioni espresse dal corpo elettorale. Il cantiere della legge elettorale, che si aprirà immediatamente dopo il passaggio parlamentare della riforma costituzionale, dovrà dare seguito ai principi che informano questo progetto. Come sempre darò avvio ad un’ampia attività di ascolto di tutte le forze politiche, senza preclusioni o pregiudizi. L’obiettivo della più ampia valorizzazione del voto degli elettori e della semplificazione del rapporto tra rappresentanti e rappresentati può infatti essere raggiunto attraverso una molteplicità di soluzioni tecniche nell’ambito di diversi sistemi elettorali". "Le preferenze in un sistema proporzionale rispondono certamente a questo obiettivo - sottolinea il ministro - così come, d’altronde, i collegi uninominali, che implicano per definizione una scelta sul singolo candidato. Ma ricordo a tutti che – secondo la stessa Corte costituzionale – anche liste corte, nell’ambito di collegi plurinominali di dimensioni circoscritte, corrispondono all’esigenza di rendere chiara la scelta dell’elettore sul candidato proposto". "Sono tutte opzioni che ho ben presenti, e sulle quali ci confronteremo, sono certa, con spirito di collaborazione, all’indomani della conclusione dei lavori della Camera dei deputati sul disegno di legge costituzionale" conclude Casellati. "E' l'ennesima contraddizione di questo governo, che da un lato dice di voler fare le riforme ma nei fatti si impantana in scelte, o meglio in non scelte, che rendono evidente la loro incapacità di portare avanti anche quelli che sono stati dei cavalli di battaglia della campagna elettorale" commenta Dafne Musolino, senatrice Italia Viva. "La ministra - aggiunge - ha detto che la legge elettorale verrà fatta almeno dopo che sarà conclusa la prima lettura alle Camere della riforma sul premierato, ma evidentemente non si può fare una legge sul premierato se prima non si parla della legge elettorale. In questo impasse, che hanno creato loro stessi, c'è la dimostrazione evidente di come non siano in grado di portare avanti la riforma" conclude la senatrice. (PO / Roc)

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