“L’interscambio commerciale bilaterale ha raggiunto nel 2024 quasi 68,5 miliardi euro. La Spagna è il quarto mercato di esportazione per il nostro paese. E lo stock di investimenti in entrambe le direzioni è cresciuto costantemente. Ogni anno centinaia di studenti italiani si recano nelle Comunità autonome che afferiscono al Consolato generale, così come in tutta Spagna e viceversa. Comuni e regioni dal nord al sud Italia intrattengono floridi rapporti con città e Comunità autonome spagnole. La Catalogna – così come altre realtà spagnole – può giocare un ruolo fondamentale nel rafforzare i rapporti tra Spagna e Italia e con le sue regioni”. Lo ha dichiarato il console generale a d’Italia a Barcellona Emanuele Manzitti in un’intervista rilasciata a La Vanguardia e uscita ieri parlando delle relazioni tra l’Italia e la Spagna. “La comunità italiana in Spagna cresce a ritmi rapidissimi. Oggi i cittadini italiani residenti nella circoscrizione del Consolato generale (che comprende la Catalogna, la Comunità Valenziana, la Comunità di Aragona, le Isole Baleari, la Regione di Murcia e il Principato di Andorra) sono oltre 150.000. Quando arrivai a settembre del 2021 erano poco più di 110.000”. Dato il forte incremento della presenza italiana sul territorio, il Consolato generale ha riorganizzato servizi e metodi di lavoro e attivato una comunicazione più diretta con l’utenza. “Al mio arrivo a Barcellona - ha spiegato Manzitti - il Consolato generale così come molte altre sedi della rete consolare italiana avevano accumulato ritardi per via delle chiusure forzate dalla pandemia. Il primo obiettivo è stato smaltire l’arretrato. Raggiunto questo risultato abbiamo aperto canali dedicati agli ‘over 75’, alle donne incinte, ai neonati e alle urgenze. Siamo riusciti così a ridurre fortemente i tempi di attesa e ad aumentare significativamente l’output. I risultati sono evidenti: nel 2021 avevamo emesso 5.933 passaporti, nel 2022 8.432, nel 2023 13.350 e nel 2024 12.250”.
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