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ENERGIA, UTILITALIA:
19 MLD PER LA RETE

ENERGIA, UTILITALIA: <BR> 19 MLD PER LA RETE

I distributori italiani sono pronti a mettere in campo 19 miliardi di investimenti nei prossimi cinque anni per adeguare la rete di distribuzione nazionale alle crescenti sfide poste dalla transizione ecologica. Le previsioni arrivano dal tavolo di lavoro, coordinato da Utilitalia, la federazione che riunisce le aziende operanti nei servizi pubblici dell’acqua, dell’ambiente, dell’energia elettrica e del gas e che ha riunito i principali distributori - in Italia sono 11 e coprono il 98% della clientela - chiedendo loro di predisporre, come sollecitato dall’Arera, uno schema di piano di sviluppo secondo un modello omogeneo. Una strada, quest’ultima, che l’Autorità presieduta da Stefano Besseghini, come riferisce Il Sole 24 Ore, ha deciso di battere per allineare il nostro Paese all’Europa, la quale con la direttiva 2019/944 - recepita dall’Italia nel novembre 2021 -, ha sollecitato gli Stati membri a modernizzare le reti di distribuzione elettrica spingendo così l’Authority a stabilire precisi impegni per i gestori nazionali per lo sviluppo dell’infrastruttura. Da qui, dunque, la scelta dei Dso più grandi (Areti, Unareti, Duereti, Ireti, Inrete Distribuzione, Set Distribuzione, Edyna, Deval, V-Reti, AcegasApsAmga, E-distribuzione) di avviare un’analisi del fabbisogno di investimenti a 5 anni della rete di distribuzione e la decisione dell’Authority di richiedere agli operatori la messa a punto di uno schema più complessivo e organico. Così la federazione presieduta da Filippo Brandolini ha coordinato un tavolo ad hoc per coadiuvare il lavoro di tutti i Tso, il cui esito è rappresentato dai piani sviluppo trasmessi a marzo scorso dai distributori ad Arera e che saranno posti in consultazione nelle prossime settimane. Il tutto nell’ambito di un contesto che va letto anche alla luce dell’ultima manovra di bilancio dove è previsto un collegamento tra la proroga delle concessioni in scadenza al 2030 e piani di investimento per la rete di distribuzione elettrica presentati dagli operatori. Gli investimenti sono comunque cresciuti nel tempo, passando da circa 1,6 miliardi nel 2019 a oltre 3 miliardi nel 2023. E ora sono destinati a un ulteriore balzo in virtù delle sfide che attendono gli operatori. “La distribuzione di energia elettrica rappresenta il sistema linfatico del tessuto economico nazionale e i distributori italiani sono consapevoli della rilevanza del servizio pubblico che svolgono. Si tratta di un settore da preservare e valorizzare come testimonia l’importanza dei piani quinquennali presentati che ora dovranno essere raccordati con quelli straordinari previsti dalla legge di bilancio 2025” ha commentato con Il Sole 24 Ore Luca Dal Fabbro, vicepresidente vicario di Utilitalia. (8 apr - red)

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