Roma, apr - Prevedere, nel foglio illustrativo che viene consegnato ai richiedenti asilo in cui vengono individuati tutti i diritti, “che vengano esplicitati anche i doveri a cui sono astretti tutti coloro che sono sul territorio nazionale i attesa, appunto, di ottenere protezione internazionale”. È quanto prevede la proposta di legge a prima firma di Sara Kelany, responsabile del dipartimento Immigrazione di Fratelli d’Italia, che in conferenza stampa spiega: “la norma attualmente prevede l'indicazione di dover consegnare questo foglietto illustrativo dei diritti, e vii voglio far vedere come oggi è gestita questa cosa: la parte dei diritti è molto lunga” mentre quella dei doveri secondo Kelany è molto corta “e c’è indicato solamente di rispettare le leggi italiane, che ci pare un'espressione eccessivamente generica. Noi stabiliamo che vengano rispettate le norme dell'ordinamento italiano, stabiliamo che i migranti richiedenti asilo siano resi edotti del fatto che la violazione delle norme dell'ordinamento italiano comporta tutta una serie di conseguenze, fino ad arrivare alla revoca della protezione internazionale: sul punto già il governo ha fatto molto, stabilendo delle norme più stringenti all’interno del decreto Cutro. Noi andiamo ad esplicitare dunque il rispetto di queste norme e il rispetto soprattutto delle donne e della parità di genere”. Secondo Kelany “questa è una cosa fondamentale che si rende necessaria per le derive disfunzionali che noi abbiamo visto protrarsi nel territorio nazionale ormai da troppi anni, che derivano, dall'atteggiamento lasco che la sinistra ha avuto nei confronti dell'immigrazione con le sue politiche no border. Noi riteniamo che per l'integrazione sia necessario innanzitutto essere consapevoli della propria cultura per poi riconoscere quella dell'altro”.
Il testo interviene sull’articolo 10 del decreto legislativo 25/2008, che regola le informazioni da fornire agli stranieri che chiedono protezione internazionale. Alla base della proposta ci sono episodi di cronaca che hanno riacceso il dibattito pubblico, come le molestie subite da diverse donne nella notte di Capodanno a Milano, citate nel testo come esempio della necessità di un’azione normativa più incisiva. La proposta di modifica introduce due novità principali il dovere esplicito di rispettare le donne e la parità di genere, insieme all’obbligo di conformarsi alle norme dell’ordinamento giuridico italiano; un nuovo paragrafo sull’illecito penale, che stabilisce che il richiedente possa perdere la protezione internazionale se coinvolto in procedimenti per reati gravi o ritenuto pericoloso per la sicurezza pubblica. Secondo i firmatari, una corretta integrazione non può prescindere dall’adesione ai valori fondamentali della società italiana, a partire dal rispetto della donna, spesso vittima – si legge nella relazione introduttiva – di “atteggiamenti violenti e mortificanti giustificati da approcci culturali discriminatori”.
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