Sono entrati in vigore - appena passata la mezzanotte a Washington - i dazi imposti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump sulle merci importate da circa 60 paesi, da lui definiti i "peggiori trasgressori". Tra questi, un dazio del 104% sulla Cina.
Victor Gao, uomo d'affari e accademico cinese, vicepresidente del Centro per la Cina e la globalizzazione di Pechino, ha accusato gli Stati Uniti di comportarsi come "un elefante in un negozio di cristalli" imponendo dazi ingenti sui prodotti cinesi. Parlando al programma BBC Newsday, l’ esperto di relazioni internazionali presso l'Università di Soochow, dove è professore ordinario, ha affermato che i dazi "non riporteranno posti di lavoro nel settore manifatturiero negli Stati Uniti". "Il presidente Trump e la sua amministrazione devono tornare alla ragione e usare la ragione, piuttosto che ricorrere alla massima prepotenza contro la Cina e tanti altri Paesi". Gao prevede che il governo cinese "non batterà ciglio" in quella che considera una "guerra totale" in materia commerciale. "In Cina non ci sono acquisti dettati dal panico, mentre negli Stati Uniti ce ne sono moltissimi". "La Cina è una forza stabilizzatrice, mentre gli Stati Uniti vengono rapidamente percepiti come una forza dirompente", ha affermato Gao come si legge su BBC News. (gil)
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