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direttore Paolo Pagliaro

RE CARLO III ALLA CAMERA
TRA DANTE E CONFLITTO

 RE CARLO III ALLA CAMERA  <br> TRA DANTE E CONFLITTO

Comincia e finisce in italiano, “sperando di non rovinare la lingua di Dante”, Sommo Poeta che di cui cita un verso dell’Inferno in chiusura di discorso. Ricorda anche Giovanni Falcone, gli sforzi compiuti dall’esercito del Commonwealth per la Liberazione italiana ma anche “l’eroismo della Resistenza” e di chi nascose i soldati inglesi rischiando la vita. E poi Giuseppe Garibaldi, e i 450mila italiani presenti a oggi nel Regno Unito. È il giorno di Re Carlo III e della Regina Camilla, alla Camera dei deputati, il giorno in cui per la prima volta un Re parla nel Parlamento della Repubblica italiana, preceduto dai presidenti Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa che a loro volta ricordano tutti i legami storici tra l’Italia e il Regno Unito: da Keats a Marconi, da Shakespeare al Nottingham Forest, storico club inglese che veste di rosso appunto in onore a Garibaldi.  “Sono enormemente onorato di essere stato invitato qui e grato al presidente Mattarella per compiere una visita di Stato in Italia. E’ molto importante per Camilla e per me tornare in Italia per la prima visita dopo l’incoronazione. Un momento ancora più speciale per noi dato oggi ricorre il nostro ventesimo anniversario di matrimonio – esordisce Carlo in italiano - Spero di non stare rovinando la lingua di Dante così tanto da non essere più invitato in Italia”.

Poi entra nel vivo nella sua lingua natale, parlando di storia, cultura, ma anche di attualità: “Oggi purtroppo l’eco di quei tempi che speravamo fossero consegnati alla storia – quelli della seconda guerra mondiale -  riecheggia nel nostro Continente: la pace non può mai essere data per scontata, Italia e Gran Bretagna sono unite nella difesa dei valori democratici che sosteniamo. Abbiamo sostenuto fin dall’inizio gli ucraini, le forze sono fianco a fianco e siamo grati all’Italia per ospitare numerose basi Nato”. Una collaborazione che riguarda anche “il Global Combat Air Programme, un progetto multinazionale di caccia multiruolo stealth, di sesta generazione, “che vede la collaborazione di Italia, Regno Unito e Giappone e che porterà centinaia di posti di lavoro”. Non solo guerra e riarmo, però, anche ambiente, uno dei temi più attesi e più a cuore del Re: “I moniti che lanciai 16 anni fa in Italia sull’emergenza della crisi climatica sono tristemente confermate dagli eventi. Le tempeste estreme oggi si consumano ogni anno, moltissime specie rischiano di estinguersi, la posta in gioco è altissima: l’Italia ospita il più alto numero di specie animali in Europa, Viriglio comprese il rispetto che è dovuto alla natura, fu il padre dell’agricoltura sostenibile, parlò del rispetto dei cicli naturali della terra, dell’impollinazione delle api, e perfino del compostaggio della materia organica. E’ incoraggiante vedere lavorare insieme i nostri Paesi per la tutela della biodiversità”.  E così, prima di finire citando Dante, c’è spazio in italiano anche per Virgilio: “Purché non ti spiaccia saturare i terreni aridi con grasso letame. Così anche mutando coltura i campi riposano; e frattanto, sebbene inarata, la terra ti darà il suo frutto”.

(Sis) 

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