- La nave Libra della Marina militare è in viaggio verso l’Albania, dopo essere partita questa mattina presto dal porto di Brindisi con a bordo i primi 40 migranti destinati al centro di Gjader, adibito in Centro di permanenza e rimpatrio con il decreto del 28 marzo. Finora Gjader aveva ospitato solamente migranti intercettati nel mar Mediterraneo, e mai persone che erano precedentemente già sbarcate sul suolo italiano, come i 40 attualmente in viaggio che fino alla scorsa notte erano nel Cpr di Brindisi. Secondo il segretario di PiùEuropa Riccardo Magi con il viaggio di oggi “riparte la deportazione di migranti in Albania, il più grande flop di Giorgia Meloni pagato interamente dai contribuenti italiani per una propaganda elettorale permanente sadica, crudele e inutile”. Secondo Magi “non basterà cambiare la destinazione d’uso in Cpr dei centri albanesi per nascondere il fallimento di questa operazione. Restano tutte le criticità legate alla detenzione di queste persone, che non potranno avere tutela legale adeguata e assistenza medica necessaria. Tutto questo farà ripartire la spola tra Italia e Albania: Meloni prenda atto del fallimento e metta fine a questa esperienza. I centri in Albania non hanno funzionato, non funzionano e non funzioneranno”.
Intanto, sul tema paesi sicuri il presidente dell’Anm Carlo Parodi, a Rainews24 stamattina ha spiegato che il recente parere della Corte di Giustizia europea "non è un parere vincolante, ma sicuramente interessante ed è un'interpretazione che non si allontana molto dalla valutazione fatta da alcuni colleghi. Noi crediamo che non ci sia nessuna volontà oppositiva della magistratura ma che i giudici abbiano applicato le norme secondo scienza e coscienza". Intanto secondo i dati preliminari raccolti da Frontex, nel primo trimestre del 2025 il numero di attraversamenti irregolari delle frontiere dell'Unione europea è diminuito del 31%, attestandosi a circa 33.600. Questo calo è stato osservato lungo tutte le principali rotte migratorie verso l'UE, con cali che vanno dal 64% lungo la rotta dei Balcani occidentali all'8% lungo il confine terrestre orientale.Il Mediterraneo centrale registra un calo significativo degli arrivi su base annua a marzo, con 8.500 attraversamenti irregolari, con un calo del 26% rispetto al primo trimestre del 2024. Solo a marzo, il numero di arrivi registrati è diminuito di tre quarti rispetto all'anno precedente. Le cattive condizioni meteorologiche sono state tra i fattori alla base di questo calo.
(Sis)
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