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direttore Paolo Pagliaro

XI CHIAMA L’UE: INSIEME
CONTRO I DAZI DI TRUMP

XI CHIAMA L’UE: INSIEME <BR> CONTRO I DAZI DI TRUMP

Non si arresta il botta e risposta tra Usa e Cina a colpi di rialzi sulle merci in entrata. Questa mattina la commissione tariffaria del governo di Pechino ha annunciato il varo di tariffe aggiuntive sui prodotti americani, “dall'84% al 125%”, in risposta all'annuncio di Donald Trump dell’innalzamento del “muro” della tassazione nei confronti delle produzioni cinesi al 145%. L'aumento entrerà in vigore a partire dal 12 aprile, ha annunciato la Commissione in un comunicato stampa pubblicato dal Ministero delle Finanze. “Dato che, con l'attuale livello di tariffe doganali, i prodotti statunitensi esportati in Cina non sono accettati dal mercato, la Cina ignorerà qualsiasi ulteriore aumento delle tariffe imposte dagli Stati Uniti sui prodotti cinesi”, ha affermato Pechino secondo cui i dazi statunitensi “contravvengono gravemente alle regole del mercato e alle leggi economiche fondamentali, nonché al buon senso”, come ha dichiarato un portavoce del Ministero del Commercio cinese, citato dall'agenzia di stampa ufficiale Xinhua. Secondo tale fonte, gli Stati Uniti “devono assumersi la piena responsabilità” per il “grave shock e la turbolenza nell'economia globale, nei mercati e nel commercio multilaterale” che ne sono conseguiti.

“La ripetuta imposizione di tariffe anormalmente elevate sulla Cina da parte degli Stati Uniti è diventata un gioco di numeri privo di qualsiasi significato economico pratico”, ha affermato ancora il portavoce del ministero del commercio, che ha definito la politica trumpiana sulle tariffe doganali “una farsa”. Di conseguenza, Pechino ha annunciato l'avvio di una procedura presso l'Organizzazione mondiale del commercio contro i nuovi sovrapprezzi americani. Sempre questa mattina, il presidente cinese Xi Jinping ha invitato l'Unione Europea a unirsi a Pechino nel “resistere” alla “coercizione” trumpiana verso le economie straniere. “La Cina e l'Unione Europea dovrebbero assumersi le proprie responsabilità internazionali, salvaguardare insieme la globalizzazione economica e l'ambiente del commercio internazionale e resistere insieme a qualsiasi coercizione unilaterale”, ha affermato Xi durante un incontro nella capitale cinese con il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez. Va detto a proposito che il prossimo vertice tra Ue e Cina si terrà a luglio in Cina, ha annunciato quest’oggi un portavoce del Consiglio europeo. Il vertice segnerà il mezzo secolo di relazioni tra Bruxelles e Pechino.

Nel frattempo, i mercati azionari europei sono crollati, dopo aver aperto in rialzo, proprio in seguito alla decisa risposta cinese a Washington. Intorno alle 10.30 (ora italiana), Francoforte era in calo dello 0,77%, Parigi dello 0,57% e Milano dell'1,06%. Londra è scesa dello 0,10%. Intanto, il presidente francese Emmanuel Macron ha affermato che la decisione presa questa settimana da Donald Trump di sospendere per tre mesi i dazi imposti a 180 paesi (Cina esclusa) lascia spazio solo a una “fragile pausa”. “La sospensione parziale dei dazi americani per 90 giorni lancia un segnale e lascia la porta aperta ai colloqui. Ma questa pausa è fragile”, ha scritto Macron questa mattina su X. “Fragile, perché i dazi del 25% su acciaio, alluminio e automobili e quelli del 10% su tutti gli altri prodotti sono ancora in vigore”, ha aggiunto sottolineando che tali gabelle “Rappresentano 52 miliardi di euro (58,8 miliardi di dollari) per l'Unione Europea! Fragili, perché questa pausa di 90 giorni significa 90 giorni di incertezza per tutte le nostre imprese, su entrambe le sponde dell'Atlantico e oltre”. L’inquilino dell’Eliseo ha quindi ribadito che Francia e Unione Europea presenteranno un fronte unito nei negoziati volti a raggiungere un accordo e a far rimuovere i dazi statunitensi.

Anche il Commissario economico europeo Valdis Dombrovskis ha ribadito che l’Unione difenderà la sua economia se Washington non si allontanerà dalla sua politica tariffaria. “Siamo pronti a collaborare con gli Stati Uniti e a trovare soluzioni costruttive accettabili per tutti”, ha affermato questa mattina Dombrovskis. “Ma stiamo anche inviando un messaggio: se non vedremo un cambiamento da parte degli Stati Uniti, la loro volontà di abbandonare la politica tariffaria, dovremo difendere la nostra economia”, ha assicurato il commissario lettone all'apertura di una riunione dei ministri dell'economia dei Ventisette. Il funzionario trascorrerà due giorni a Varsavia per discutere con i ministri dell'UE su come gestire un alleato americano diventato imprevedibile. “Sono molto, molto fiducioso nella resilienza e nella solidità delle fondamenta economiche dell'eurozona”, ha affermato l'irlandese Paschal Donohoe, presidente dell'Eurogruppo, che riunisce i ministri delle finanze dell'eurozona.

(11 APR - deg)

(© 9Colonne - citare la fonte)