Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

ECONOMIA CINESE
ANCORA IN CRESCITA

ECONOMIA CINESE <BR> ANCORA IN CRESCITA

Mentre si fa sempre più incandescente lo scontro dei dazi tra Stati Uniti e Cina, divampato dopo la decisione del presidente americano Donald Trump di elevare la tassazione alle merci cinesi in entrata fino al 145%, secondo i dati appena pubblicati dal governo di Pechino, l'economia del gigante asiatico è cresciuta del 5,4% su base annua nei primi tre mesi del 2025. Si tratta di un dato che supera la maggior parte delle aspettative, ma l'escalation della guerra commerciale con gli Stati Uniti ha offuscato le prospettive per il resto dell'anno. La maggior parte degli economisti stima infatti che tra gennaio e marzo di quest'anno la crescita sarà di circa il 5,1%. Va evidenziato però che tali dati si riferiscono a un periodo precedente all'aumento dei dazi, quindi parte dell'espansione potrebbe essere dovuta alle industrie che hanno incrementato l'attività, spingendo i prodotti verso l'esterno e iniziando a esportarli, un concetto chiamato “front loading”.

Commentando i nuovi dati sull’economia cinese, il vice commissario dell'Ufficio statistico di Pechino, Sheng Laiyun, ha ribadito che il governo si oppone fermamente alle “barriere tariffarie e alle prepotenze commerciali” degli Stati Uniti. Laiyun ha aggiunto che l’azione trumpiana “viola le leggi e i principi dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) e ha un grave impatto sull'ordine economico globale”. Sheng ha inoltre argomentato che i dati sulla crescita sottolineano la resilienza della Cina di fronte alla crisi, ma che "gli elevati dazi imposti dagli Stati Uniti eserciteranno una certa pressione sul commercio estero e sull'economia del nostro Paese" anche se “l'impatto dei dazi non impedirà all'economia cinese di crescere nel lungo termine” anche perché “la Cina sarà più proattiva nell'adottare misure volte a stimolare la crescita”. (16 APR - DEG)

(© 9Colonne - citare la fonte)