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direttore Paolo Pagliaro

PONTE SULLO STRETTO
POLEMICHE M5S-LEGA

PONTE SULLO STRETTO <BR> POLEMICHE M5S-LEGA

Si riaccendono le polemiche politiche sul Ponte sullo Stretto dopo le parole di stamattina della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, secondo cui il progetto, nonostante le difficoltà, sta procedendo nella giusta direzione. L’allarme è arrivato dal Movimento 5 Stelle: “Le nubi che si sono condensate sul dossier Ponte sullo Stretto sono inquietanti - hanno commentato in una nota i parlamentari del M5S delle commissioni Trasporti e Infrastrutture di Camera e Senato, Antonino Iaria, Roberto Traversi, Giorgio Fede, Ilaria Fontana, Patty L’Abbate, Daniela Morfino, Agostino Santillo, Gabriella Di Girolamo, Elena Sironi e Luigi Nave - Cinque procure italiane, coordinate dalla Direzione nazionale antimafia, hanno acceso i riflettori su un intreccio già in atto tra mafia, ’ndrangheta e politica, finalizzato a mettere le mani sugli appalti della grande opera. I rischi di infiltrazione criminale sono più che concreti”. “La comoda retorica governativa della ‘magistratura politicizzata’ non regge - hanno continuato gli esponenti pentastellati - le parole odierne di Meloni sull’opera, oltremodo generiche, non sono sufficienti. E danno il polso di tutto l’imbarazzo della premier di fronte a un dossier che è ancora in piedi solo per tenere buono Salvini. Su questo progetto il governo finora è andato avanti a tentoni: i mille inciampi sulla documentazione lo dimostrano. Siamo al 2 maggio, e l’approdo al Cipess resta una chimera. C’è in ballo una barca di soldi dei contribuenti, e certe opacità non sono ammesse, per un’opera i cui benefici rispetto ai costi non sono suffragati al momento da alcun documento”. I parlamentari M5S, quindi, hanno chiesto massima trasparenza, anche in relazione alle recenti notizie sull'indagine della Procura di Caltanissetta: “Il caso dell’avviso di garanzia al procuratore aggiunto della Dna Michele Prestipino, accusato di aver rivelato notizie coperte da segreto investigativo - hanno sottolineato - richiede un surplus di chiarezza. Qui non c’è solo il rischio di una fuga di notizie: c’è il sospetto fondato che attorno al Ponte si stia muovendo una rete di interessi opaca, dove la criminalità organizzata cerca spazio grazie a relazioni consolidate. Il cantiere, se mai aprirà, non può farlo sotto il segno del sospetto, e il Ponte non può ridursi all’ennesimo affare per pochi e soprattutto a un danno irreversibile per il Sud. Il Governo spieghi o si fermi”.
Per rispondere alle polemiche è arrivata una nota stampa congiunta dei senatori della Lega in commissione Trasporti, Tilde Minasi, Nino Germanà e Manfredi Potenti: “I 5 stelle insultano il Sud e le nostre forze dell’ordine - hanno dichiarato - una grande opera pubblica produce lavoro, non criminalità. Chi vede infiltrazioni mafiose sempre e ovunque ha una visione distorta”. Il deputato siciliano leghista, Anastasio Carrà, ha risposto alle polemiche sulla stessa linea dei suoi colleghi in Senato: “I 5S sarebbero pronti a fermare la realizzazione del Ponte sullo Stretto solo perché nel loro immaginario il Mezzogiorno è rappresentato da chi ha mobilitato malaffare servendosi di reti corruttive e azioni illegali e criminose. No, non possiamo permettere che la Sicilia e la Calabria siano macchiate da quest’ennesimo affronto verso le nostre terre, proprio ora che grazie a questo Governo stanno trovando la forza per rialzarsi e recuperare anni di ritardi. Il Ponte sullo Stretto, in questo, sarà un tassello fondamentale perché creerà crescita, sviluppo e lavoro per i nostri cittadini, persone oneste e perbene. Dove i 5S vedono criminalità e malaffare, la Lega invece rileva una grande opera strategica che dopo 50 anni vedrà finalmente la luce. Il Ponte si farà e l’inizio dei lavori si avvicina sempre di più”. A difendere l’operato del Governo anche il vicesegretario della Lega Andrea Crippa: “Bene Meloni, Salvini è garanzia di realizzare l’opera. Dalle parole ai fatti, anche se la missione sembra impossibile, come quando Salvini chiuse i porti”. (2 MAG - gci)

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