Seggi aperti in Romania per un’importante tornata elettorale presidenziale che arriva dopo mesi di instabilità. Undici candidati si contendono la guida del Paese, con un eventuale ballottaggio previsto per il 18 maggio. Le urne resteranno aperte dalle 7 alle 21 (ora locale), mentre i romeni all’estero hanno iniziato a votare già da venerdì.
Il voto segue l’annullamento delle elezioni dello scorso anno, invalidate dalla Corte Suprema per presunte violazioni e interferenze russe. L’annullamento ha innescato la peggiore crisi politica in Romania dall’ingresso nell’Ue e nella Nato, mettendo in discussione la tenuta democratica del Paese.
Il clima elettorale è teso: l’inflazione, il caro vita e il deficit hanno alimentato la rabbia popolare, rafforzando le forze anti-establishment e l’estrema destra. L’ex candidato outsider Calin Georgescu, inizialmente vincitore del primo turno nel 2024, è stato escluso dalla corsa ed è ora sotto inchiesta.
Secondo le proiezioni, al ballottaggio potrebbe arrivare George Simion, leader nazionalista di estrema destra, probabilmente sfidato dal sindaco di Bucarest Nicusor Dan o da Crin Antonescu, candidato della coalizione di governo. (red)
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