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direttore Paolo Pagliaro

CONCLAVE, RIPRENDONO
LE CONGREGAZIONI

CONCLAVE, RIPRENDONO <br> LE CONGREGAZIONI

Si riprende oggi con le Congregazioni generali il lavoro dei cardinali in vista del Conclave che si aprirà dopodomani. Quel giorno 133 porporati elettori entreranno nella Cappella Sistina. Da allora non potranno più avere, fino alla fumata bianca che annuncerà l’elezione del nuovo Papa, nessun contatto con l’esterno. Ieri una pausa: molti porporati, nella terza domenica di Pasqua, hanno voluto celebrare nelle parrocchie romane di cui sono titolari, chiedendo ai propri fedeli di pregare per l'elezione del prossimo Papa. E nel pomeriggio, ultimo giorno dei novendiali, celebrazione con il card. Dominique Mamberti, protodiacono del Collegio cardinalizio che avrà il compito di annunciare al mondo - se non sarà lui il papa - il nuovo successore di Pietro. "Ero vicino a lui il giorno di Pasqua, alla loggia delle benedizioni di questa Basilica, testimone della sua sofferenza, ma soprattutto del suo coraggio e della sua determinazione di servire il Popolo di Dio fino alla fine", ha detto il porporato.

Sabato, alla nona Congregazione generale, hanno preso parte 177 cardinali, di cui 127 elettori, ha fatto sapere il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.  Ventisei gli interventi che hanno toccato diversi temi di rilevanza ecclesiale e pastorale. Si è riflettuto sul “duplice compito della Chiesa: vivere e testimoniare la comunione al proprio interno”, e “promuovere la fraternità nel mondo”. È stato ricordato con “gratitudine” il magistero di Papa Francesco e i processi avviati sotto il suo pontificato, sottolineando “la responsabilità di proseguirli e custodirli”, ha detto Bruni. Tra i temi emersi “la collaborazione e la solidarietà tra le Chiese locali”, il “ruolo della Curia in relazione al Papa”, il “servizio della Chiesa e del Pontefice alla causa della pace, e il valore dell’educazione come strumento di trasformazione e speranza”. Non sono mancati riferimenti al Giubileo e al desiderio che il prossimo Papa abbia “uno spirito profetico, capace di guidare una Chiesa che non si richiuda su sé stessa, ma sappia uscire e portare luce a un mondo segnato da disperazione”.

Sono inoltre in fase avanzata i lavori di ristrutturazione a Casa Santa Marta dove i cardinali entreranno tra martedì sera e mercoledì mattina.  Al lavoro per essere pronti allo storico appuntamento ci sono 40 maestranze interne fra falegnami, fabbri, pontaioli, allestitori, personale delle pulizie, oltre a circa 20 operai di supporto, messi a disposizione da ditte esterne, ha fatto sapere Silvio Screpanti, vice direttore del Settore Infrastrutture e Servizi del Governatorato, in una intervista pubblicata sul sito www.vaticanstate.va. Durante l’evento saranno presenti in Conclave 5 fra elettricisti ed ascensoristi, 5 termo-idraulici e 2 florieri, che presteranno giuramento e saranno in servizio a tempo pieno, pernottando in Vaticano, senza “poter avere contatti con le proprie famiglie. Sono stati selezionati sia colleghi più esperti, che hanno partecipato ai precedenti Conclavi e conoscono le procedure e le necessità, sia colleghi più giovani ai quali passeranno il testimone per il futuro”, ha detto Screpanti  aggiungendo che le attività prevedono lo sgombero, la revisione pittorica ed impiantistica e la pulizia straordinaria degli alloggi assegnati ai Cardinali elettori ed al personale di supporto presso la Domus Sanctae Marthae, l’Ex Ospizio Santa Marta ed il Collegio Etiopico”. (5 mag - com)

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