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MERZ E' CANCELLIERE
MA LA COALIZIONE VACILLA

MERZ E' CANCELLIERE <Br> MA LA COALIZIONE VACILLA

La Germania ha vissuto oggi una delle giornate politiche più turbolente della sua storia recente. Friedrich Merz, leader della CDU/CSU, è stato eletto cancelliere solo al secondo scrutinio del Bundestag, dopo aver sorprendentemente fallito il primo voto nella mattinata. È la prima volta dal secondo dopoguerra che un candidato alla cancelleria tedesca non ottiene la maggioranza assoluta al primo turno. Nel primo scrutinio, Merz ha ottenuto 310 voti favorevoli, sei in meno rispetto ai 316 necessari per la maggioranza assoluta nel Bundestag, composto da 630 membri. La coalizione tra CDU/CSU e SPD, che insieme detiene 328 seggi, non è riuscita a garantire un sostegno compatto, con almeno 18 deputati della maggioranza che hanno votato contro o si sono astenuti. Questo risultato ha scatenato una crisi politica senza precedenti, mettendo in discussione la stabilità del futuro governo. Dopo consultazioni tra i leader della coalizione, dei Verdi e della Sinistra, un secondo voto è stato convocato nel pomeriggio. Merz è stato dunque eletto cancelliere con 325 voti a favore, superando di poco la soglia richiesta. Nonostante la vittoria, il margine ristretto ha messo in risalto la fragilità della nuova maggioranza e ha sollevato dubbi sulla capacità del governo di affrontare le prossime sfide. La leader dell'AfD, Alice Weidel, aveva commentato con toni trionfalistici il risultato del primo scrutinio, sostenendo che la mancata elezione di Merz "dimostra quanto sia debole il fondamento su cui poggia questa piccola coalizione". Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha inviato le sue congratulazioni a Merz, auspicando un rafforzamento del ruolo della Germania in Europa e nel sostegno all'Ucraina. Tuttavia, la debolezza mostrata dalla coalizione potrebbe limitare la capacità del nuovo cancelliere di influenzare efficacemente la politica estera e di sicurezza dell'UE. Ora Merz, infatti, si trova a guidare un governo nato sotto il segno dell'incertezza, con una maggioranza parlamentare esigua e una coalizione già segnata da tensioni interne. Tra le priorità del suo mandato vi sono il rilancio dell'economia, il rafforzamento della difesa europea e il sostegno all'Ucraina. Tutti obiettivi che risentiranno della debolezza mostrata dalla coalizione e dall’evidente mancanza di una base solida. Domani il neoeletto cancelliere è atteso a Varsavia e Parigi per dimostrare che “la Germania è tornata”. Il presidente francese Emmanuel Macron gli ha rivolto un messaggio in tedesco, auspicando di “rendere il motore franco-tedesco più forte che mai” e di “accelerare l’agenda europea su sovranità, sicurezza e competitività”. Ma alla luce della fragile maggioranza con cui Merz è stato eletto, è lecito domandarsi se quel motore, oggi, abbia davvero la forza per ripartire. (6 MAG - sem)

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