Secondo il vicepresidente statunitense J.D. Vance la Russia starebbe avanzando “troppe richieste” per porre fine alla guerra in Ucraina. Intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza a Washington, Vance ha infatti rimarcato che “I russi stanno avanzando una serie di richieste, una serie di concessioni per porre fine al conflitto, e noi crediamo che stiano chiedendo troppo”. Secondo Vance, “c'è un divario enorme tra le posizioni russa e ucraina”. Il vicepresidente ha aggiunto che gli Stati Uniti sono “lieti” di svolgere il ruolo di mediatore, ma la cosa più importante è che russi e ucraini siedano al tavolo delle trattative. “È assurdo che questa guerra duri da così tanto tempo e che le parti non stiano nemmeno portando avanti negoziati costruttivi” – ha detto -. “Non stiamo dicendo che dovremmo accettare le richieste della Russia, ma per porre fine alla guerra dobbiamo capire cosa vuole l'altra parte”, ha spiegato il vicepresidente.
Vance ha inoltre sottolineato che “Gli ucraini hanno accettato un cessate il fuoco di 30 giorni, e lo apprezziamo. Ma i russi hanno affermato che una tale pausa non è nei loro interessi strategici”. In questo contesto, l'amministrazione Trump, secondo Vance, si concentra non tanto su una tregua a breve termine quanto sulla prospettiva di una "soluzione politica duratura". "Riteniamo che il prossimo passo importante debba essere almeno un accordo di base sulle condizioni alle quali ucraini e russi siederanno al tavolo delle trattative", ha osservato, ripetendo le parole di Trump secondo cui “entrambe le parti si odino a tal punto da passare mezz'ora della conversazione a lamentarsi di eventi accaduti quattro o dieci anni fa. Ma noi vogliamo far progredire il processo di pace”. Dunque, Vance ha osservato che Washington è “delusa” da entrambe le parti auspicando che Mosca e Kiev si adeguino al “realismo strategico” propugnato da Trump. (7 mag - deg)
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