di Paolo Pagliaro
Per un decennio papa Bergoglio ha goduto di una fiducia altissima nell’opinione pubblica, fiducia che però non si è estesa alla Chiesa Cattolica nel suo insieme. L’ultimo dato del marzo scorso conferma una fiducia nel Papa del 75% con la Chiesa al 44%, distanziata di oltre 30 punti.
E d’altra parte, negli ultimi decenni, la pratica religiosa nel nostro Paese si è progressivamente ridotta. 7 italiani su 10 interpellati da Demopolis si dichiarano cattolici, ma appena il 16% si definirebbe praticante.
Non sarà semplice scegliere il successore al soglio pontificio anche perché sono fortissime le aspettative dell’opinione pubblica: quasi 1 italiano su 2 ritiene che le scelte di apertura della Chiesa, avviate da Bergoglio, siano irreversibili e che proseguiranno con il prossimo Papa. Per il 40%, invece, le scelte non si sono consolidate e rischiano adesso di arenarsi
Per 3 italiani su 10 la principale difficoltà della Chiesa sarà quella di conciliare fede e storia con la contemporaneità. Ma si tratterà anche di coinvolgere le nuove generazioni, porre fine allo scandalo degli abusi sessuali, affrontare la crisi delle vocazioni, farsi ascoltare sui temi della pace.
Il 63%, la stragrande maggioranza, vorrebbe che ci fosse continuità tra il nuovo Papa e la figura di Francesco. Il 25% immagina invece un Pontefice più tradizionalista rispetto a Bergoglio. L’istituto diretto da Pietro Vento ha chiesto infine quale nome dovrebbe scegliere il futuro Papa: prevalgono due indicazioni, Francesco e Giovanni Paolo. Di fatto, i due Papi più amati degli ultimi 50 anni.
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