La tregua di tre giorni ordinata da Vladimir Putin nell'ambito delle celebrazioni del 9 maggio per la vittoria nella Seconda guerra mondiale è entrata in vigore allo scoccare della mezzanotte tra mercoledì e giovedì. "Il cessate il fuoco... nell'80esimo anniversario della Grande Vittoria è iniziato", ha riportato l'agenzia di stampa statale Ria. L'Ucraina non ha mai accettato la tregua e l'ha liquidata come una messa in scena, chiedendo invece un cessate il fuoco di 30 giorni.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sui social ha scritto:"La nostra proposta di cessate il fuoco per almeno 30 giorni resta valida: non ritireremo questa proposta, che potrebbe dare una possibilità alla diplomazia. Ma è dalla Russia che il mondo non vede alcuna risposta, se non nuovi attacchi. Ciò dimostra nel modo più chiaro possibile, e a tutti, chi è l'origine della guerra".
"La Russia deve mettere fine alla sua aggressione e dovrà farlo. È solo questione di tempo. Con la guerra perdono tutti, anche l'aggressore", ha aggiunto.
E l'Ucraina ha accusato la Russia di aver lanciato attacchi con bombe aeree teleguidate, nonostante la tregua di tre giorni annunciata da Putin. L'aeronautica militare ucraina, in un post sui social, ha dichiarato che aerei russi hanno lanciato bombe guidate sulla regione ucraina di Sumy per la seconda volta in due ore nella mattinata di oggi. Il post sostiene che gli attacchi sono avvenuti dopo la mezzanotte (ora locale), cioè dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco di tre giorni deciso dal Cremlino. Ieri intanto il presidente cinese Xi Jinping è arrivato a Mosca, dove domani assisterà sulla Piazza Rossa alla parata per l''80/o anniversario della vittoria sul nazifascismo. Oggi Xi ha in programma un incontro con il presidente russo Vladimir Putin, secondo quanto annunciato dal Cremlino. (fre)
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