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direttore Paolo Pagliaro

PAPA, QUESTA MATTINA
PRIMA MESSA IN SISTINA

PAPA, QUESTA MATTINA <BR> PRIMA MESSA IN SISTINA

Il Conclave ha eletto nel pomeriggio di ieri, alla quarta votazione, come 267esimo Vescovo di Roma il cardinale statunitense Robert Francis Prevost che ha scelto di chiamarsi Leone XIV, già dei per sé un’indicazione in quanto Leone XIII è il Papa della Rerum Novarum, l’enciclica che il 15 maggio 1891 fondò  la dottrina sociale della Chiesa. La fumata bianca, alle 18.08, è stata accolta dagli applausi dei circa centomila fedeli radunati in Piazza San Pietro: “Voglio ringraziare tutti i confratelli cardinali che hanno scelto me per essere Successore di Pietro e camminare insieme a voi, come Chiesa unita cercando la giustizia” ha detto il Papa che ha ricordato il pensiero di Bergoglio e ha rivolto un saluto in spagnolo alla diocesi peruviana di Chiclayo dov'è stato missionario.

Intanto, dopo la benedizione di ieri sera, papa Leone XIV celebrerà questa mattina la sua prima messa da pontefice nella Cappella Sistina con i cardinali alle 11. Poi la domenica successiva guiderà il Regina Coeli (la preghiera mariana che sostituisce l’Angelus nel periodo pasquale) alle 12 dalla Loggia centrale delle Benedizioni della basilica di san Pietro. Lunedi l’incontro con il mondo della comunicazione nell’Aula Paolo VI, come ha riferito il direttore della sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.

Nel suo primo discorso da Pontefice, Prevost ha esortato a una “pace disarmata e disarmante” e la prima preghiera è stata “per la pace del mondo”. E ancora: “Vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, tutte le persone, i popoli, la Terra”. Il nuovo pontefice ha poi ringraziato Francesco e si è rivolto ai fedeli: “Aiutateci anche voi a costruire i ponti con il dialogo e con l’incontro, per essere un solo popolo, per essere in pace”. La Chiesa, secondo Prevost, deve “costruire ponti di dialogo, deve essere sempre pronta a ricevere a braccia aperte tutti quelli che ne hanno bisogno”: una Chiesa che “cammina e che cerca sempre la pace, la carità e la vicinanza specialmente a coloro che soffrono” prosegue Papa Leone XIV. Ha ricordato poi la ricorrenza della Madonna di Pompei, ha recitato l’Ave Maria con i fedeli in piazza e ha impartito la benedizione. Il neo Papa ha concesso infine l’indulgenza plenaria.

LE PAROLE DEL PAPA. “La pace sia con tutti voi! Fratelli e sorelle carissimi, questo è il primo saluto del Cristo Risorto, il buon pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio. Anch’io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, a tutte le persone, ovunque siano, a tutti i popoli, a tutta la terra. La pace sia con voi!

Questa è la pace del Cristo Risorto, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante. Proviene da Dio, Dio che ci ama tutti incondizionatamente. Ancora conserviamo nei nostri orecchi quella voce debole ma sempre coraggiosa di Papa Francesco che benediva Roma!

Il Papa che benediva Roma dava la sua benedizione al mondo, al mondo intero, quella mattina del giorno di Pasqua. Consentitemi di dar seguito a quella stessa benedizione: Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti, e il male non prevarrà! Siamo tutti nelle mani di Dio. Pertanto, senza paura, uniti mano nella mano con Dio e tra di noi andiamo avanti. Siamo discepoli di Cristo. Cristo ci precede. Il mondo ha bisogno della sua luce. L’umanità necessita di Lui come il ponte per essere raggiunta da Dio e dal suo amore. Aiutateci anche voi, poi gli uni gli altri a costruire ponti, con il dialogo, con l’incontro, unendoci tutti per essere un solo popolo sempre in pace. Grazie a Papa Francesco!

Voglio ringraziare anche tutti i confratelli cardinali che hanno scelto me per essere Successore di Pietro e camminare insieme a voi, come Chiesa unita cercando sempre la pace, la giustizia, cercando sempre di lavorare come uomini e donne fedeli a Gesù Cristo, senza paura, per proclamare il Vangelo, per essere missionari.

Sono un figlio di Sant’Agostino, agostiniano, che ha detto: “con voi sono cristiano e per voi vescovo”. In questo senso possiamo tutti camminare insieme verso quella patria che Dio ci ha preparato.

Alla Chiesa di Roma un saluto speciale! [applausi] Dobbiamo cercare insieme come essere una Chiesa missionaria, una Chiesa che costruisce i ponti, il dialogo, sempre aperta a ricevere come questa piazza con le braccia aperte. Tutti, tutti coloro che hanno bisogno della nostra carità, la nostra presenza, il dialogo e l’amore”. (9 mag - sip)

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