Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

TRA I FEDELI: UN GIORNO
CHE NON SI DIMENTICA

TRA I FEDELI: UN GIORNO <BR> CHE NON SI DIMENTICA

Lo stupore, la tristezza, la commozione, il ricordo. Poi l’attesa, la speranza e infine la gioia. Piazza San Pietro ha vissuto dal 20 aprile ad oggi tutto questo attraverso gli occhi di milioni di cittadini, fedeli, turisti, pellegrini e semplici curiosi arrivati dal mondo intero. Emozioni che lasceranno un segno – indelebile e profondo - per chi le ha vissute. Giornate da raccontare: ai figli, ai nipoti, agli amici. Perché quel “io c’ero quella volta che…” legato a un Papa ha ancora un sapore e un fascino difficile da paragonare ad altri eventi.  Sono state poco più di due settimane intense per Roma e per la Chiesa: prima la sorpresa di rivedere Papa Francesco sul balcone augurare al mondo intero “Buona Pasqua” – nonostante i suoi importanti problemi di salute - poi il dolore, il giorno successivo, alla notizia della sua morte. E poi i funerali con i leader mondiali, l’inizio del Conclave, i nomi e i pronostici sul nuovo Papa. Infine quegli attimi “sospesi” tra la fumata bianca e quell’ “Habemus Papam” capace di attrarre e commuovere anche chi è lontano da religiosità e fede.  Il lungo boato, l’applauso, le prime parole del nuovo Pontefice: Roma – e il mondo intero – da ieri sera - ha un nuovo Papa. Robert Francis Prevost, cardinale statunitense di 69 anni, ha scelto di prendere il nome di Leone XIV. È la prima volta di un Papa nordamericano e oggi Piazza San Pietro ha accolto tantissimi americani orgogliosi del fatto che Prevost sia nato a Chicago: “Siamo felici e sorpresi. Non ci aspettavano un Papa americano” spiega un fedele statunitense che sorride insieme alla sua famiglia: “E’ che fortuna essere oggi qui!”.

Il nuovo Pontefice è dell'Ordine degli agostiniani e ha avuto una lunga esperienza missionaria in Perù, dove è stato anche vescovo di Chiclayo. E proprio dalla diocesi Chiclayo è arrivato in piazza oggi – dove è palpabile un clima di festa - Don Fran Nuñez: “Sono davvero molto contento per questa elezione. Oggi è un giorno bello, un segno per la Chiesa. Un giorno che rimarrà nella storia. Il mondo oggi ha bisogno di pace e il nuovo Pontefice ha parlato proprio di questo ieri, nel suo primo discorso. La pace è fondamentale così come lo è l’unità. Perché attraverso l’unità si può davvero trovare la pace” dice a 9colonne. A San Pietro c’è anche padre Ezechiele Maria Gamboa, dei Frati Francescani dell’Immacolata: “Ieri ero qui durante l’annuncio del nuovo Pontefice. Ero commosso, gioioso di sapere che il nuovo Papa è un agostiniano. Credo che abbia scelto il nome Leone in riferimento a Leone XIII, che come sappiamo ha scritto l’enciclica Rerum Novarum, aprendo la strada alla dottrina sociale della Chiesa. Penso che anche Papa Leone XIV seguirà questa linea”. Tanti anche i parroci arrivati da tutta Italia per l’elezione del nuovo Pontefice, come Don Luca Nestola, dalla parrocchia San Giovanni Paolo II a Merine, in provincia di Lecce: “È un’emozione forte essere qui e vivere questi momenti. Eravamo qui quando è arrivata la fumata bianca che ha dato l’annuncio del nuovo Papa ed è stato davvero un momento intenso. Siamo molto contenti ed emozionati di sapere che la barca di Pietro è in mani buone.” "Il nuovo Papa - aggiunge - è il successore di Pietro, ma certamente anche di Papa Francesco. Lui stesso l’ha scelto e l’ha portato a Roma due anni fa. E nel suo primo discorso, ieri, ha mostrato chiaramente la volontà di porsi in continuità con il suo predecessore: lo dimostra il fatto di aver toccato temi come la povertà, la pace, l’unità della Chiesa e del mondo. Quella fratellanza – in sostanza -  di cui il mondo ha davvero tanto bisogno”.

E mentre la Piazza si fa sempre più gremita e la gente si mette in fila per avere una copia storica dell’Osservatore Romano, che in prima pagina celebra l’elezione di Papa Leone XIV con la frase “Habemus Papam Robertum Franciscum Prevost. Leonem XIV”, non mancano selfie e foto ricordo: “Sono profondamente emozionata di essere qui in questa Piazza che ieri ha assistito all’elezione del nuovo Papa – dice Mariele, una turista - desidero conservare un ricordo di questa giornata speciale, scattando una foto che possa testimoniare che anche io c’ero in quella che è per tanti una giornata storica.  Spero che Dio benedica il nuovo Papa e tutti noi”.  “Non dimenticherò mai Papa Francesco – aggiunge invece Luisa - la sua umiltà e il suo modo di parlare al popolo hanno toccato il cuore di tanti di noi. Confidiamo nel nuovo Papa, affidiamo a lui il nostro cammino di fede e speranza. L’elezione del nuovo Papa riempie il mio cuore di speranza e gratitudine”. “Speriamo che il nuovo Papa faccia scoppiare la pace” sottolinea Antonio che come tanti si dice preoccupato per le guerre e le crisi nel mondo e che ha apprezzato il fatto che ieri nel suo primo discorso da Pontefice, Papa Leone XIV abbia ripetuto più volte la parola “pace”. E quella Piazza che oggi più che mai parla tutte le lingue nel mondo - con giornalisti, operatori e fotografi pronti a riprendere e raccontare ogni piccolo particolare di queste giornate “speciali” – presto accoglierà di nuovo il Pontefice: il nuovo Vescovo di Roma guiderà per la prima volta domenica 11 maggio, alle ore 12, il Regina Coeli dalla Loggia centrale della Basilica di San Pietro. In tanti saranno lì ad ascoltarlo, qualcuno si sta già chiedendo se saluterà la folla dicendo “Buon pranzo, pregate per me”. “Di Francesco c’è n’è uno solo – commenta però un fedele – e porteremo per sempre nel cuore il suo sorriso e le sue parole”. Sicuramente Bergoglio oggi continua a sorridere. Sorride in tutte quelle cartoline, souvenir e statuette che riempiono i negozi sulla strada verso San Pietro. Ci sono anche ritratti con scritto “Adios” che ora però faranno spazio a quelli di “Benvenuto” e che segnano un nuovo inizio e l’arrivo di un nuovo volto nella storia della Chiesa. (Gil)

(© 9Colonne - citare la fonte)