Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

SETTORE ORAFO, RECORD PER EXPORT GIOIELLI IN ORO

Il 2024 si chiude per il settore orafo italiano (incluso il comparto della bigiotteria) con una crescita del fatturato del 4,4%, in controtendenza rispetto agli altri comparti del sistema moda come tessile, abbigliamento e filiera della pelle che hanno mostrato un calo del 9,1%. Se si considera, invece, l’indice di produzione, si osserva una contrazione rispetto al 2023 pari al 3,2%. Le prime statistiche dei mesi di gennaio e febbraio indicano un rallentamento nel fatturato che resta comunque positivo con una variazione del 2,4% a fronte di una riduzione nella produzione che conferma elementi di maggior criticità (-8,2%). I dati sono stati resi noti in occasione di un incontro che si è tenuto ad OroArezzo, il primo appuntamento organizzato all’interno di questo evento fieristico dal Club degli Orafi Italia, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che celebra anche il ventennale della loro collaborazione. Tra i presenti Laura Biason, direttore generale del Club degli Orafi Italia, Maria Cristina Squarcialupi, presidente Club degli Orafi Italia e di Unoaerre Industries – vicepresidente Federorafi con delega alla sostenibilità, Matteo Masini di Ice, gli interventi del Research Department di Intesa Sanpaolo (con Daniela Corsini e Sara Giusti) e Corso Biagioni di LEM Industries. Il 2024 si caratterizza anche per il nuovo punto di massimo raggiunto dall’export di gioielli in oro: le vendite nei mercati internazionali sono state pari a 13,7 miliardi di euro (+49% in valore e +23% in quantità). Una parte rilevante di questo incremento è legata alle maggiori esportazioni verso la Turchia che sono passate da 922 milioni di euro a 5,3 miliardi, rendendola di gran lunga il primo mercato di riferimento. Al netto di questo contributo, le esportazioni in valore sarebbero rimaste sostanzialmente stabili (+0,9%), mentre il dato in quantità avrebbe registrato un calo del 6%. Tra le cause di questo fenomeno si evidenzia l’introduzione da parte del Governo turco di politiche commerciali all’importazione e il persistere delle tensioni geopolitiche che hanno rafforzato il ruolo di hub di questo paese. Tra gli altri mercati di sbocco, si sottolinea il buon andamento delle vendite verso gli Emirati Arabi Uniti (+9,7%) che hanno superato per importo le esportazioni verso Stati Uniti (-10,7%) e Svizzera (-9,4%). Dal punto di vista territoriale, Arezzo si conferma come il distretto più rilevante in termini di esportazioni che sono più che raddoppiate (+119%) e hanno raggiunto il valore di 7,7 miliardi di euro, grazie anche al maggior coinvolgimento nella crescita nel mercato turco. In crescita anche le esportazioni di Vicenza (+15%) e sostanzialmente stabile il distretto di Valenza (-2%).

(© 9Colonne - citare la fonte)