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direttore Paolo Pagliaro

Il romanzo
della politica

Il romanzo <br> della politica

di Paolo Pagliaro

A differenza di altri vip dello spettacolo e della politica, in questi giorni Al Bano non si è fatto vedere  in piazza San Pietro perché – ha spiegato -  sicuramente gli avrebbero chiesto un selfie.  Saggezza antica, commenta   Nanni Delbecchi nella sua rubrica sul Fatto Quotidiano, rilevando che molti  – nella piazza gremita -  avevano fatto il ragionamento opposto. 
Delbecchi è un osservatore attento  delle classi dirigenti, e adesso ci regala un romanzo a loro dedicato. Aveva iniziato a scriverlo 34 anni fa quando glielo commissionò il suo direttore di allora Indro Montanelli.   Doveva essere un giallo da pubblicare una puntata al giorno, con protagonisti Andreotti, Cossiga, Craxi, Occhetto, Bossi. Poi , quando Delbecchi era ormai arrivato alla cartella numero 100, scoppiò  Tangentopoli e non se ne fece più nulla. Il romanzo ora è stato completato e Aliberti lo pubblica con il titolo “I misteri di via dell’Anima”. 

Ci si rifugia nel passato, nei leader di 30-40 anni fa, forse per la difficoltà di romanzare il presente, che propone classi dirigenti sbiadite.  Forse perché  personaggi come Andreotti o Craxi sono archetipi narrativi, mentre i politici contemporanei devono ancora essere “cristallizzati” nella memoria collettiva. O forse perché oggi la sensibilità rispetto alla rappresentazione pubblica è diventata molto alta. Il  Rapporto Ossigeno 2024 ha rilevato 516  intimidazioni contro giornalisti e blogger, con un numero crescente  di querele temerarie e altre azioni legali pretestuose, per la metà provenienti da politici e amministrazioni pubbliche. Una magistratura ancora indipendente per fortuna limita i danni.

(© 9Colonne - citare la fonte)