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AMBIENTE, L’ABBATE (M5S): SUPPORTARE IMPRESE PER ELIMINARE GAS FLUORURATI

Roma, 13 mag – “Dobbiamo incentivare l’eliminazione dei gas fluorurati, in particolare degli HFC, ampiamente utilizzati nella refrigerazione commerciale. In linea con quanto previsto dal Regolamento (UE) 2024/573, entrato in vigore l’11 marzo 2024, occorre ridurre drasticamente il consumo di questi refrigeranti, promuovendo al contempo la diffusione di sistemi alternativi, moderni e sostenibili, già disponibili sul mercato”. Così la deputata M5S Patty L’Abbate a margine della conferenza “Per una refrigerazione italiana sostenibile: proposte per accelerare la transizione ecologica ella catena del freddo”. “È una cosa fattibile: basta dare un supporto alle imprese per avere dei nuovi impianti con quelli che sono dei gas naturali, che non creano questo danno”, ha aggiunto L’Abbate, ricordando che “secondo il Rapporto ISPRA 2025, oltre il 50% delle emissioni nazionali di gas serra derivanti dai processi industriali è attribuibile ai gas fluorurati, la cui incidenza è cresciuta del 387,5% dal 1990, principalmente a causa dell’impiego di HFC nella refrigerazione, nel condizionamento e negli aerosol farmaceutici”. L’Abbate ha ricordato anche che “abbiamo un problema serio con l’Europa se continuiamo a usare gas fluorurati. Quindi perché pagare anche l’Europa e andare in infrazione per qualcosa che possiamo invece sistemare, perché la tecnologia c’è, tutto il settore è già pronto e sa come fare questo cambiamento. I tempi – ha sottolineato - appaiono maturi, sia a livello politico che industriale, per attuare un piano strutturale di riconversione degli impianti di refrigerazione più obsoleti, incentivando l’adozione di tecnologie a refrigerante naturale e ad alta efficienza energetica. Si tratta di una scelta strategica che può rafforzare la leadership tecnologica delle imprese italiane, già riconosciuta a livello internazionale, e contribuire in modo decisivo al percorso del Paese verso la neutralità climatica, in linea con gli obiettivi europei al 2030 e al 2050”. (po/mol)

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