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KELLOGG: ECCO I TEMI
DELLE TRATTATTIVE

KELLOGG: ECCO I TEMI <BR> DELLE TRATTATTIVE

L'inviato di Donald Trump in Ucraina, Keith Kellogg, ha illustrato su Fox Business i contenuti della roadmap degli Stati Uniti per i negoziati tra Ucraina e Russia in Turchia, stimando che l'esito di questo incontro potrebbe essere "superbo".

Tra i punti principali che dovranno essere discussi per raggiungere una pace duratura, il generale Kellogg ha elencato: un cessate il fuoco totale, che comprenda gli attacchi via terra, via aria, via mare e alle infrastrutture; il futuro dei territori occupati dalla Russia, che comprendono parti delle regioni di Zaporozhye, Kherson, Donetsk e Luhansk – la Russia ne ha dichiarato l'annessione il 30 settembre 2022, sebbene ne controlli solo il 70% della superficie totale – e della Crimea, annessa nel 2014. Secondo l'inviato americano, il punto di partenza per i negoziati su questo tema potrebbe essere il congelamento in atto ("immobilizzazione in atto") dei territori controllati da ciascuna delle parti. Tra i punti focali figurano inoltre il controllo della centrale nucleare di Zaporizhia; il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia nonché l'impegno della NATO. Mentre Volodymyr Zelensky non abbandona l’idea dell'adesione dell'Ucraina al patto atlantico, Kellogg spiega che ciò “potrebbe non accadere nel prossimo futuro.

Per il rappresentante di Washington va inoltre analizzata attentamente l’eventuale istituzione di una "forza di resilienza" del gruppo E4 (vale a dire britannici, francesi, tedeschi e polacchi) a ovest del Dnepr e di una “forza di mantenimento della pace” a est, per monitorare il rispetto del cessate il fuoco.

Questa tabella di marcia è stata trasmessa a entrambe le parti e ai membri della NATO, ha affermato Kellogg. Ha anche menzionato le sanzioni “più dure che mai” che gli Stati Uniti sono “pronti” a imporre alla Russia per costringerla a un cessate il fuoco, tra cui sanzioni finanziarie e sanzioni alla sua “flotta fantasma”.

Da parte sua, il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov ha ribadito che Mosca ha, “come sempre” intenzione di confrontarsi “sulle cause primarie” del conflitto, prima tra tutte la non appartenenza dell'Ucraina alla NATO, una linea rossa per il Cremlino.

(14 MAG - deg)

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