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PDL LEGA SU OCCUPAZIONE
E RIENTRO GIOVANI

PDL LEGA SU OCCUPAZIONE <BR> E RIENTRO GIOVANI

Più soldi e stabilità per i giovani, rientro dei talenti dall’estero e contrasto all’inverno demografico. Sono i punti affrontati dalla proposta di legge della Lega presentata stamattina nella Sala Salvadori della Camera dei deputati, volta a incentivare l’occupazione giovanile e favorire il rientro dei cervelli in Italia. Un “Contratto Giovani” che, come ha promesso il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, diventerà realtà “entro il 2025, l’obiettivo è che sia legge entro quest'anno”, aggiungendo che la “la semplificazione fiscale e la battaglia sul costo della vita sono priorità assolute della Lega”. L’articolo 1 della proposta di legge, che vede come primo firmatario il deputato e responsabile giovani della Lega Luca Toccalini, è infatti dedicato agli under 30 in Italia, con reddito fino a 40mila euro per il primo contratto a tempo indeterminato (o trasformazione da tempo determinato). Per i giovani lavoratori è prevista una flat tax al 5% per cinque anni, a cui si aggiungono lo sconto sugli oneri contributivi del 50% e la deduzione fiscale del 140% del costo del lavoro per le aziende per due anni. Lo scopo è raggiungere maggiori tutele per i giovani neoassunti con contratti stabili, come nel caso dell’indennità pari a tre mensilità in caso di recesso da parte dell’azienda entro due anni dall’assunzione. L’articolo 1 prevede, inoltre, fino a 5mila euro annui di welfare aziendale per i contratti di locazione per supportare i giovani lavoratori fuori sede. L’articolo 2, invece, punta a far tornare dall’estero i giovani talenti italiani attraverso vantaggi specifici. La flat tax a loro dedicata, infatti, è prevista al 5% per cinque anni agli under 35 che rientrano in Italia con reddito fino a 100mila euro e con contratto a tempo indeterminato. La flat tax si riduce al 3% in caso di figli minori e, se il giovane rientrato in Italia compra una casa, quella al 5% si applica fino a otto anni.
Alla presentazione era presente anche Claudio Durigon, sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, il quale ha spiegato che la proposta di legge “va incontro a un’esigenza” e si tratta di “un nuovo inizio per creare i presupposti dell’entrata dei giovani nel mondo del lavoro”. Tali riflessioni, ha specificato il sottosegretario, “nascono da incontri con giovani immersi nei meccanismi degli stage e dei tirocini” e con persone “che si sono laureate e formate in Italia e che, grazie a questo, sono potute andare all'estero”. È a loro che la proposta di legge, ha chiarito Durigon, vuole dare vantaggi. Per il primo firmatario della Lega Luca Toccalini, infatti, la proposta “nasce dalle storie di vita di tanti stagisti e di chi come me ha conosciuto la situazione”. Inoltre “per i giovani lavoratori si tratta di centinaia di euro in più e una maggiore stabilità per andare in banca e progettare il futuro - ha affermato il responsabile Giovani del Carroccio - mentre per chi rientra dall’estero parliamo di migliaia di euro in più. Sono tanti i talenti che per obbligo e non per scelta vanno fuori dall’Italia. Molti di loro non tornano indietro”. L’obiettivo, per Toccalini, è “riportare i giovani a coltivare le proprie esigenze”. Infine, il deputato e capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, ha ricordato che “i dati del lavoro sono buoni grazie all'azione del governo. Questo è possibile anche grazie alle tante iniziative messe in campo dal nostro partito”. La proposta di legge della Lega arriva in un momento in cui l’allarme demografico è crescente, con meno nascite e sempre più giovani che si spostano all’estero in cerca di opportunità economiche. Ora, non resta che seguire l’iter della proposta di legge per capire se la promessa di Salvini di renderla una legge entro il 2025 verrà mantenuta. (14 MAG - gci)

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