La criminalità minorile negli ultimi anni si è progressivamente orientata verso crimini violenti: lo testimoniano le notizie di cronaca e le segnalazioni dei minori, italiani e stranieri, della fascia di età 14/17 anni denunciati o arrestati. Già nell’ottobre 2023 il Servizio Analisi Criminale (Dipartimento della Pubblica Sicurezza) aveva preso in esame i delitti commessi nel biennio 2020/2022 con maggiore frequenza e quelli che possono essere espressione di disagio giovanile o di insofferenza alle norme di comportamento sociale. Così erano stati raggruppati i seguenti delitti: furto,ricettazione, rapina, estorsione; lesioni dolose,percosse, minaccia e rissa; violazioni in tema di droghe; danneggiamento; resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale; omicidio consumato e tentato, violenza sessuale.
Tutti i crimini appena citati rappresentavano,in media, il 76,88% del totale ( circa il 40% attribuibile solo a furto, rapina, ricettazione ), incidendo gli altri delitti per il 23,12%. Va anche detto che dai dati relativi al periodo 2010-2022, si è rilevato un decremento del 16% delle segnalazioni all’autorità giudiziaria di minori italiani e di un aumento del 75% di quelle relative ai minori stranieri (17.032 nel 2022 a fronte delle 15.490 dei minori italiani).
Va, comunque, evidenziato che nell’arco temporale suindicato i giovani di nazionalità italiana sono diminuiti dell’1,45% mentre si è avuto un incremento del 25,27% della popolazione minorile residente di nazionalità straniera. Continua ad essere sconcertante la situazione anche in questi primi mesi del 2025 con ripetuti episodi di violenza in molte città.
Gli ultimissimi annotati dalla rassegna stampa locale sul sito della Polizia di Stato, a Padova dove due minorenni sono stati costretti a consegnare a baby rapinatori i vestiti che indossavano; a Napoli dove in una lite tra adolescenti un ragazzo di 16 anni è stato accoltellato all’addome; a Carpi (Modena) con due ragazzi stranieri che minacciano i coetanei con un coltello rapinando 20 euro; a Porto San Giorgio (Fermo), con un giovane accoltellato alla schiena durante una rissa; a Prato con un uomo di origine albanese ucciso con un cacciavite da un ragazzo di 17 anni e a Milano con un quindicenne che strangola una donna anziana nella sua abitazione. Anche nelle scuole di alcune città i ragazzini girano con i coltelli in tasca per “sentirsi più grandi”, per incutere timore o anche per “conquistare” le coetanee sensibili ai bad boys.
Limitare la vendita ( anche online) di coltelli ai minorenni è tra le indicazioni contenute in una proposta di legge alla Camera presentata nei giorni scorsi. Le denunce per furto risultano, comunque ,le più numerose ogni anno mentre quelle per lesioni, percosse, minaccia e rissa nel 2022 hanno addirittura registrato un incremento del 75% rispetto al 2019. Occorre, alla fine, indagare le cause del disagio giovanile tenendo presente i pericoli che provengono dalla esposizione continua ad immagini violente dei mezzi di informazione e alla spettacolarizzazione di comportamenti antisociali attraverso i social e altre piattaforme online. Educare alla legalità è fondamentale e in questo la famiglia è sempre la prima fonte di educazione ai valori e al rispetto delle regole.