Roma, 19 mag - "C'è una esigenza propria della comunità scientifica che viene rappresentata a noi come parti politiche sul fatto che abbiamo l'esigenza di tutelare la mente dei minori in un'epoca di grandissima evoluzione tecnologica. Internet non è nato a misura di bambino, noi abbiamo bisogno quindi di regolamentare il loro accesso sui device e contemporaneamente di rinforzare la capacità di lettura su carta, la scrittura a mano, perché sono dei processi mentali che non dobbiamo assolutamente far perdere ai nostri ragazzi, contestualmente appunto a calibrare la presenza degli stessi sui device che a volte sono privi di controllo". Cosi la senatrice di Fratelli d'Italia, Lavinia Mennuni, a 9colonne. Proprio per questo "abbiamo più disegni di legge, quello per la tutela dei minori nella dimensione digitale, la promozione della scrittura e della lettura, che sono tutti in un qualche modo armonici nel loro obiettivo di tutelare il minore". Regolamentare l'accesso sui device dei minori è particolarmente complesso, spiega Mennuni, "perché lì abbiamo le piattaforme che sono internazionali, hanno sedi in tutte le parti del mondo ed è il motivo per il quale la Commissione Europea chiede che vi sia un'armonizzazione fra le varie nazioni europee nello scegliere un metodo di age verification che in qualche modo sia lo stesso per tutta l'Unione Europea. Processo che condivido e quindi ovviamente mi fa piacere che ci sia questa attenzione da parte della Commissione Europea, che però deve fare presto perché noi non possiamo stare fermi quando siamo pronti a legiferare per proteggere i nostri minori dietro a dei tecnicismi che rischiano però di farci perdere delle generazioni di ragazzi".

(Po / sis)