Nessun risultato concreto. Nonostante le due ore di colloquio telefonico, dal contatto diretto tra i presidenti russo e americano, Vladimir Putin e Donald Trump, svoltosi ieri grossomodo dalle 16 alle 18 ora italiana, non sono sortite decisioni che al momento possano avere un qualche impatto reale sull’andamento della guerra in Ucraina. Tuttavia, a Washington e a Mosca non si trovano parole sufficienti per decantare la positività di quanto (non) avvenuto tra i due leader mondiali, nessuno dei quali intende riconoscere una rottura e un fallimento nel loro riavvicinamento. Sta di fatto però che ancora una volta il presidente americano abbia visto vanificati il suo tentativo di ottenere un cessate il fuoco prolungato, per non parlare di una risoluzione del conflitto.
“C'è di mezzo un ego enorme, ve lo dico io”, ha detto Trump ai giornalisti dopo il contatto con Putin. “C'è di mezzo un ego enorme – ha ripetuto -. Ma penso che qualcosa succederà. E se non succede, mi tiro indietro e dovranno continuare. Di nuovo, questa tornerà ad essere una situazione europea”. Il tycoon ha quindi spiegato di aver detto a Putin “'È ora, dovete fermare questa cosa'. E credo che lui voglia fermarla”, aggiungendo che sarebbe stato in grado di capire se Putin non volesse fermarla. In ogni caso, ha sottolineato, “Abbiamo avuto una bella conversazione e penso che si stiano facendo dei progressi”. L’inquilino della Casa Bianca ha inoltre affermato che la Russia “vuole avviare scambi commerciali su larga scala con gli Stati Uniti quando questo catastrofico 'bagno di sangue' sarà finito e sa che esiste una straordinaria opportunità per lei di creare enormi quantità di posti di lavoro e ricchezza”.
IL POST DI TRUMP. Questo il post su Truth Social pubblicato dal tycoon subito dopo la telefonata con Putin: “Ho appena concluso la mia chiamata di due ore con il Presidente russo Vladimir Putin. Credo sia andata molto bene. Russia e Ucraina avvieranno immediatamente i negoziati per un cessate il fuoco e, soprattutto, per la FINE della guerra. Le condizioni per questo saranno negoziate tra le due parti, come è possibile, perché conoscono dettagli di una trattativa di cui nessun altro sarebbe a conoscenza. Il tono e lo spirito della conversazione sono stati eccellenti. Se non lo fossero stati, lo direi ora, piuttosto che dopo. La Russia vuole avviare COMMERCIALI su larga scala con gli Stati Uniti quando questo catastrofico "bagno di sangue" sarà finito, e sono d'accordo. C'è un'enorme opportunità per la Russia di creare enormi quantità di posti di lavoro e ricchezza. Il suo potenziale è ILLIMITATO. Allo stesso modo, l'Ucraina può trarre grandi benefici in termini di scambi commerciali, nel processo di ricostruzione del suo Paese. I negoziati tra Russia e Ucraina inizieranno immediatamente. Ne ho informato il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il Presidente francese Emmanuel Macron, il Primo Ministro italiano Giorgia Meloni, il Cancelliere tedesco Friedrich Merz e il Presidente finlandese Alexander Stubb, durante una chiamata con me, subito dopo quella con il Presidente Putin. Il Vaticano, rappresentato dal Papa, ha dichiarato di essere molto interessato a ospitare i negoziati. Che il processo abbia inizio!”.
MELONI. Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella serata di ieri ha da parte sua avuto una nuova conversazione telefonica insieme al Presidente francese, al Cancelliere tedesco, al Presidente finlandese, alla Presidente della Commissione Europea e al Presidente Zelensky con il Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald J. Trump, al termine della telefonata tra quest’ultimo e il Presidente Putin. Si lavora per un immediato avvio dei negoziati tra le parti che possano condurre il prima possibile ad un cessate il fuoco e costruire le condizioni per una pace giusta e duratura in Ucraina. Al riguardo – si legge in una nota di Palazzo Chigi -, è stata considerata positivamente la disponibilità del Santo Padre ad ospitare i colloqui presso il Vaticano. L’Italia è pronta a fare la sua parte per facilitare i contatti e lavorare per la pace. (20 mag – deg)
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