Gli Stati membri dell'Organizzazione mondiale della sanità oggi a Ginevra hanno adottato formalmente il primo accordo pandemico al mondo. Questa decisione storica della 78esima Assemblea mondiale della sanità - si legge in una nota dell'Oms - è il culmine di oltre tre anni di intense negoziazioni, avviate dai governi in risposta agli impatti devastanti della pandemia di COVID-19, con l'obiettivo di rendere il mondo più sicuro e più equo nella risposta a future pandemie. “Il mondo è più sicuro oggi grazie alla leadership, alla collaborazione e all'impegno dei nostri Stati membri per adottare lo storico accordo pandemico dell'Oms,” ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'organizzazione, sottolineando che “l'accordo è una vittoria per la salute pubblica, la scienza e l'azione multilaterale. Assicurerà che, collettivamente, possiamo proteggere meglio il mondo dalle future minacce pandemiche. È anche un riconoscimento da parte della comunità internazionale sul fatto che i nostri cittadini, le nostre società e le nostre economie non devono rimanere vulnerabili a subire nuovamente perdite come quelle sopportate durante la pandemia di COVID-19. I governi hanno adottato l'Accordo pandemico durante una sessione plenaria dell'Assemblea mondiale della sanità, l'organo decisionale supremo dell'Oms. L'adozione è seguita all'approvazione di ieri dell'accordo tramite voto (124 favorevoli, 0 contrari, 11 astenuti) nella Commissione dalle delegazioni degli Stati membri. Sul fronte interno, le opposizioni sono critiche sulla posizione di astensione tenuta dal governo italiano: "E anche oggi il governo Meloni si sfila dalle decisioni importanti. L’Oms ha adottato uno storico accordo sulle pandemie per rendere il mondo più equo e giusto nell’affrontare gli impatti devastanti delle pandemie. E l’Italia? L’Italia si è astenuta. Della serie alla prossima pandemia 'io speriamo che me la cavo'. Altro pezzo di credibilità internazionale che grazie alla presidente Meloni se ne va": così Debora Serracchiani, componente della segreteria nazionale del Pd. Negli scorsi mesi, i parlamentari della Lega Claudio Borghi e Alberto Bagnai avevano proposto l'uscita dell'Italia dall'Oms, chiedendo l'abrogazione del decreto legislativo, risalente al 1947, che sancisce l’adesione del nostro Paese all’Organizzazione mondiale della sanità. (Roc)
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