Con 90 si, 56 no e 1 astenuto l'aula del Senato ha dato ieri sera il via libera alla fiducia al decreto legge recante disposizioni urgenti per il contrasto dell'immigrazione irregolare. Il testo ora è legge. In precedenza, l'aula aveva bocciato con 60 sì e 85 no le questione pregiudiziali presentate da Pd, M5S e Avs al decreto legge. All'inizio dell'esame del provvedimento, il presidente della Commissione Affari costituzionali, Alberto Balboni, aveva comunicato che il provvedimento andava in aula senza il mandato al relatore: "Non c'è stato il tempo tecnico per concludere l'esame degli emendamenti in Commissione". Il decreto di fatto estende la categoria di persone che possono essere condotte nelle strutture di trattenimento realizzate in Albania, includendovi coloro i quali sono destinatari di provvedimenti di trattenimento convalidati o prorogati. Nell'ambito della procedura del trattenimento dello straniero, spiega la legge, è fatta salva la facoltà di disporre il trasferimento dello stesso in altro centro, senza che venga meno il trattenimento adottato e che sia richiesta una nuova convalida.
Nel corso dell'esame in sede referente sono state introdotte rispetto al testo originario del decreto le seguenti disposizioni: lo straniero trasferito nelle strutture in Albania vi permane anche se ha presentato domanda di asilo se vi sono fondati motivi per ritenere che la domanda è stata presentata al solo scopo di ritardare o impedire l'esecuzione del respingimento o dell'espulsione; in caso di mancata convalida del provvedimento di trattenimento in presenza di una domanda di asilo di cui si sospetta che sia stata presentata a scopo dilatorio, si prevede la possibilità di emanare un nuovo provvedimento di trattenimento per un altro dei motivi previsti dalla legge; viene estesa l'applicazione della procedura accelerata di esame delle domande di asilo alla frontiera. Inoltre si autorizza la cessione a titolo gratuito di due motovedette all'Albania; viene estesa al 2026 la facoltà, per la realizzazione, la localizzazione nonché l'ampliamento dei centri di permanenza per i rimpatri (Cpr), di derogare alle disposizioni di legge ad eccezione di quelle penali, antimafia e dell'Unione europea. (21 mag - Roc - Sis)
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