Roma, 21 mag - “La situazione è apocalittica, c'è un genocidio in atto, noi siamo appena tornati con la carovana con Aoi, Assopace Palestina, Arci, con l'intergruppo per la pace tra Palestina e Israele che presiedo e coordino, con gli eurodeputati dal valico di Rafah, dalla parte egiziana in cui abbiamo toccato con mano il genocidio, dobbiamo utilizzare questa parola”. Così Stefania Ascari, al sit-in per Gaza davanti a Montecitorio, ricordando che “dal 2 marzo, ci ha spiegato tra l'altro la Luna Rossa egiziana che equivale alla nostra Croce Rossa, non entra più niente all'interno della Striscia di Gaza: non entra acqua, non entra cibo, non entrano medicinali”. Medicinali che in realtà sarebbero disponibili “ma che sono al di fuori del valico e che riempiono 30mila m³ di spazio perché sono bloccati dallo Stato terrorista di Israele”. Ascari ricorda che “noi siamo andati lì per dire basta complicità, basta silenzio colpevole. Bisogna intervenire subito con lo stop al genocidio, lo stop alI’invio di armi, lo stop al business della morte, sanzioni per Israele perché Israele non è al di sopra della legge del diritto internazionale”. E ancora “il riconoscimento dello Stato di Palestina e la fine dell'apartheid, dell'occupazione militare criminale di territori altrui palestinesi da parte di Israele. Ritorniamo ad essere umani”.
(PO / Sis)
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