Roma, 22 mag - Sul Pnrr, “noi possiamo basarci essenzialmente sui dati, in modo da non dare poi adito ad alcun tipo di speculazione: noi siamo il paese con, in assoluto, il beneficio economico più alto, e abbiamo intascato, se consideriamo la settima rata, il 72,2% delle risorse, a fronte di una media europea del 41%. Quindi già i numeri ci danno conforto”. Così Cinzia Pellegrino, senatrice di Fratelli d’Italia, sulle comunicazioni del ministro Tommaso Foti sulla rimodulazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, oggi in Senato. È vero, spiega la senatrice, “l'opposizione insiste sul fatto che questa sarebbe la quinta richiesta di variazione del PNRR: ma solo gli stolti non capiscono che la flessibilità è un'arma strategica importante, perché laddove si incontra un ostacolo si deve cercare di superarlo. E se evidentemente, come è stato riscontrato, ci sono degli errori sistemici o degli obiettivi che non possono essere più raggiunti, è intelligente chiedere la rimodulazione”. Anche perché sono occorsi, da quando è stato pensato il piano, tantissimi avvenimenti inaspettati, dalle guerre all’aumento dei prezzi, “e con la Commissione il dialogo è sempre stato abbastanza aperto. E devo dire anche concludente, altrimenti non saremmo arrivato appunto al pagamento delle sei rate che è già avvenuto”. Foti ha annunciato in aula che anche per la settima rata verrà aperta una discussione con la Commissione per qualche revisione, di cui verrà investito anche il Parlamento: del resto, aggiunge Pellegrino, “non si è mai inteso lasciarlo da parte, checché ne dicano le stesse opposizioni: sia Fitto sia Foti sono venuti a interloquire in Parlamento ogni volta che è stato loro richiesto sia in commissione sia in Aula”. I tempi saranno completamente rispettati, diceva il ministro: “Noi lo auspichiamo. Le tempistiche che il ministro ci ha prospettato a quanto pare ci danno conforto, ma non abbiamo dubbi che se ci fossero dei problemi il colloquio fitto e produttivo con la Commissione ci potrà portare a una soluzione dell'eventuale controversia”. (PO / Sis)