Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

FEMMINICIDIO, SEMENZATO: LIBRO SOCIOLOGA SANNELLA PER APPROCCIO TRANSDISCIPLINARE

Roma, 22 mag – “Oggi abbiamo presentato un libro che parla di metodo, di numeri, di tecniche, di strumenti, quindi una narrazione un po’ diversa del fenomeno femminicidio, che parte dall’approccio sociologico, fondamentale per capire e destrutturare il tema della violenza di genere, e punta sulla transdisciplinarietà. Una linea narrativa che ritroviamo tantissimo nella Commissione, imperniata sull’importanza di avere voci diverse, di metterle insieme, di fare un dialogo condiviso: fattore che ritroviamo nelle tantissime audizioni ma anche nei punti affrontati dalla Commissione, che parlano di diritto, di violenza economica, sport, salute, cultura”, Così Martina Semenzato, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, che alla Camera ha promosso la presentazione del libro "Strumenti sociologici e transdisciplinari per il contrasto del femminicidio", della sociologa Alessandra Sannella. “Questo lavoro – spiega l’autrice – racchiude una voce plurima di discipline, interrogandosi su dati  analizzati su scala internazionale e anche nazionale, una retrospettiva del tanto lavoro fatto dalle istituzioni per contrastare un fenomeno che ancora si manifesta. Il primo apporto importante è rappresentato dalla definizione del concetto stesso di femminicidio, che richiede un’univoca interpretazione, in quanto la frammentarietà che si va a costruire nel dato svia la possibilità di poter contrastare con efficacia normativa il fenomeno. Viene svolta un’analisi sistematica della letteratura degli ultimi cinque anni, in un campo ristretto di oltre 370 articoli scientifici: abbiamo messo in evidenza quanto la costruzione del dato sia importante, soprattutto in termini di riconoscimento del fenomeno femminicidio, in cui si iscrive non solo la morte di una donna ma anche e soprattutto la volontà dell’autore di reato di annullare l’autodeterminazione della donna. Questo vuol dire, nel substrato culturale, un mancato riconoscimento sul piano economico, sociale, culturale. La donna ha un ruolo specifico e deve vedere riconosciuta la propria dignità in qualunque ambito essa si muova”. “Più che un libro – conclude Semenzato – questo è un manuale che offre gli strumenti per affrontare femminicidi e violenza di genere, quindi dobbiamo lavorare sull’asimmetria di potere che regola oggi i rapporti tra uomini e donne. Concludo con una piccola frase di Robin Morgan, che dice: ‘Noi disegneremo la politica, la storia, la pace, il miracolo è pronto, credeteci: siamo le donne che trasformeranno il mondo”. (PO / Roc) ////

(© 9Colonne - citare la fonte)