Roma, 28 mag - “Oggi il ministro degli Esteri ha svolto un'informativa molto molto concreta, molto poco ideologica, molto ancorata alla drammaticità della questione della Striscia di Gaza e di quello che sta avvenendo. E ha ribadito i due canoni politici sui quali si muove il governo”. Così Deborah Bergamini, vicesegretaria e responsabile del Dipartimento Esteri di Forza Italia, commentando l’informativa alla Camera del ministro degli Esteri Antonio Tajani sulla situazione a Gaza. Il primo pilastro, ricorda Bergamini, riguarda “da una parte sicuramente un aspetto umanitario importante: siamo stati i primi a organizzare un sistema di aiuti alimentari umanitari con associazioni internazionali, con Food for Gaza che è stato riconosciuto un modello; abbiamo accolto e fatto evacuare decine e decine di bambini bisognosi di cure che, assieme ai loro familiari, sono ospitati in Italia”. Senza dimenticare “la nave Vulcano che è stata la prima ad arrivare per portare i soccorsi quando è stato compiuto l'orrendo massacro di Hamas il 7 ottobre di ormai quasi un anno e mezzo fa”.
Dall'altra parte, continua Bergamini, “ovviamente bisogna moltiplicare gli sforzi ma sempre attraverso il dialogo, per convincere Netanyahu a superare una situazione che oggettivamente è intollerabile, con morti, affamati e tutto quello che sta attraversando l'orrore della striscia di Gaza. Poiché l'obiettivo di Hamas è quello di distruggere lo Stato d'Israele, è scritto nel loro statuto, anche attraverso l'isolamento di Israele, noi non dobbiamo legittimare in alcun modo l'operato politico di Hamas, che è comunque autorità politica nella Striscia, ma naturalmente non dobbiamo assolutamente risparmiare alcuno sforzo per arrivare ad un cessate il fuoco immediato, a rilasciare gli ostaggi israeliani che sono ancora prigionieri. E costruire quel percorso che alla Conferenza del Cairo è stato individuato: un piano voluto dai paesi arabi che noi appoggiamo per un regime di transizione che passa anche, naturalmente, da forti investimenti di ricostruzione”. Per arrivare infine “all'unica soluzione che riteniamo fattibile, attraverso, tra l'altro, un percorso non semplice: due popoli, due Stati, che possano convivere pacificamente su un piano di riconoscimento reciproco. Questo è l'obiettivo che il governo italiano sostiene”.
(PO / sis)
(© 9Colonne - citare la fonte)